Parto drammatico: salvi madre e gemelli

Città di Castello: la donna – 31 anni – è stata sottoposta a taglio cesareo in emergenza a seguito dell’emorragia massiva che ha messo a rischio la sua vita e quella dei figli

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Due gemelli sono venuti alla luce alle 4.30 di mercoledì 18 luglio nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Città di Castello, grazie al delicato intervento di taglio cesareo in emergenza effettuato su una giovane donna originaria del Marocco, vittima di un’emorragia massiva. A renderlo noto è l’azienda sanitaria Usl Umbria 1, competente sul nosocomio tifernate.

I due nuovi nati sono in buona salute e, in via precauzionale, sono stati trasferiti presso la terapia intensiva neonatale dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. La mamma, per circa 12 ore, è stata in osservazione presso la terapia intensiva e rianimazione ed è poi tornata di nuovo nel reparto di ostetricia.

Distacco della placenta ed emorragia La donna, 31enne residente ad Umbertide, era stata ricoverata domenica 15 luglio per accertamenti dovuti a dolori pelvici, anche se completamente fuori travaglio essendo di 35 settimane di gestazione. Alle ore 4.23 di mercoledì la paziente ha chiamato l’ostetrica per una perdita di sangue che si è poi rivelata un’emorragia massiva per distacco intempestivo completo della placenta. Vista la gravità del caso e l’emergenza, è stato eseguito un taglio cesareo di emergenza, portato a termine entro sette minuti dal riscontro della sintomatologia.

L’equipe presente era composta da: Donatello Torrioli direttore dell’ostetricia e ginecologia, Salvatore Bono medico di guardia, Maria Cristina Bocci e Lucia Rondina ostetriche in turno, Chiara Ciabucchi anestesista, Stefano Cristallini rianimatore, Miriam Castagnino pediatra e Gabriella Giannini infermiera.

Prontezza decisiva «Il distacco di placenta – riferisce l’azienda sanitaria Umbria 1 – rappresenta in gravidanza una delle condizioni più gravi per mortalità fetale e materna ed avviene, secondo dati di letteratura, tra lo 0,5% e l’1% dei casi, considerando tutte le forme. La mortalità fetale avviene almeno nel 15 % delle forme lievi e può arrivare fino all’80% nelle forme gravi, come questa. Presso l’ospedale di Città di Castello, tutto il personale della ostetricia è stato addestrato per fronteggiare ogni emergenza attraverso uno specifico percorso formativo. Pertanto, è potuto intervenire immediatamente, portandosi subito in sala operatoria».

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