Permetteranno alle amministrazioni che hanno aderito di partecipare al bando del ministero dell’Interno per l’implementazione dei servizi di videosorveglianza sui territori, i Patti per la sicurezza siglati a Terni tra il prefetto, Paolo De Biagi, e i sindaci di 22 comuni della provincia. La firma è avvenuta mercoledì mattina a palazzi Bazzani.
I fondi Sono 37 i milioni di euro che, per un triennio, il Viminale mette a disposizione delle amministrazioni locali di tutto il territorio nazionale. Finanziamenti ai quali, attraverso i singoli progetti che verranno presentati entro il 30 giugno (coordinati dalla prefettura), anche Terni, Narni, Amelia e Orvieto e altri 18 Comuni più piccoli del ternano cercheranno di accedere.
Sicurezza urbana «I Patti – ha sottolineato De Biagi – rappresentano un importante strumento per la promozione della sicurezza urbana e sono condizione indispensabile per poter accedere ai finanziamenti statali finalizzati alla installazione di sistemi di videosorveglianza sui territori comunali». Il prefetto ha comunque tenuto a sottolineare che il territorio «non è in una condizione di emergenza, c’è un miglioramento progressivo anche se la percezione non è omogenea e conforme. Cerchiamo di lavorare anche sulla percezione e il miglioramento del sistema di videosorveglianza va in questa direzione».
De Biagi e Cufalo Oltre ai rappresentanti dei Comuni interessati, mercoledì erano presenti anche il questore di Terni Antonino Messineo, il comandante provinciale dei carabinieri, Davide Rossi, quello della finanza, Massimiliano Giua, e i sindaci dei 22 Comuni che partecipano al Patto, tra cui quello di Guardea e presidente della Provincia, Giampiero Lattanzi, e quello di Narni e presidente dell’Anci, Francesco De Rebotti. In rappresentanza del Comune di Terni c’era il commissario Antonino Cufalo, di fatto ad una delle ultime uscite pubbliche. A lui, per il lavoro svolto in questi mesi, è andato il ringraziamento del prefetto. «Ha svolto un lavoro ragguardevole – ha detto – un compito non solo notarile e ha affrontato tanti temi delicati con sensibilità e garbo». «È stato un impegno intenso perché limitato nel tempo», ha detto dal canto suo Cufalo, che a sua volta ha ringraziato il prefetto «per la sua saggezza e i suoi consigli mai mancati. Mi ha consentito – ha concluso – di limitare i danni nella gestione di questioni spigolose».