Pd Terni, messaggio che sa di ‘rimpasto’

La direzione comunale del partito chiede un rinnovamento delle rappresentanze. Destinataria la Regione. Al via i tavoli tematici

Condividi questo articolo su

«È ormai ineludibile una riarticolazione più adeguata ad un nuovo e più rispondente equilibrio delle rappresentanze regionali ovunque siano dislocate», con l’obiettivo «di un rinnovamento che porti ad una inedita ed unitaria proposta per l’Umbria, capace di rivolgersi a tutti coloro che diffidano della violenta volgarità odierna agitata dalle forze di destra/centro»: il messaggio va letto tra le righe, ma è chiaramente diretto ai piani alti di palazzo Donini. Ad invarglielo, la direzione comunale del Pd di Terni, che si è riunita venerdì.

La riflessione sull’Italia

Una riunione partita dall’analisi della situazione politica nazionale, rispetto alla quale – spiega una nota – «è stata espressa preoccupazione per le gravi difficoltà del Paese sul versante economico e per l’isolamento internazionale determinato dagli atteggiamenti ondivaghi del Governo sulle vicende di politica internazionale riguardanti il Venezuela e i rapporti con la Francia». «È stata avvertita la necessita di accompagnare con convinzione e partecipazione il percorso congressuale che terminerà il 3 marzo con le primarie nazionali auspicando una partecipazione importante che rilanci iniziativa e ruolo del Pd contro un governo che sta portando alla deriva l’Italia ed una amministrazione comunale inefficiente e litigiosa su tutto».

«Squilibri territoriali»

Ma il punto focale della direzione comunale è stata la riflessione politica a partire da valutazioni che riguardano da vicino l’Umbria ed in particolare la città di Terni. «È un dato ormai acclarato ed inoppugnabile – scrive il Pd ternano – quanto in questi ultimi 10 anni l’Umbria sia una delle regioni che ha perso di più nel Pil pro capite, certo nell’ambito di una grave crisi nel paese. Così come è ormai chiaro come nella nostra regione siano aumentati gli squilibri territoriali: in ciò ravvisiamo responsabilità diverse, dalle quali però nessuno può sentirsi pienamente escluso: né noi, ovvero la politica, né le istituzioni, né le forze imprenditoriali e professionali».

L’appello all’unità

A detta della direzione comunale «seppur in questo quadro di difficoltà il nuovo Pd uscito dal congresso regionale deve proporre una rinnovata visione dell’Umbria verso il 2030 e certamente l’Umbria nella sua interezza con la sua primaria eccellenza ovvero la propria centralità nell’Italia mediana. Un percorso che però per essere compiuto ha bisogno di un prerequisito essenziale, ovvero l’unità del partito, il riconoscimento pieno e leale delle sue rappresentanze territoriali. L’avventurismo di chi perora divisioni offende – continua la nota – reiteratamente segretari, gruppi dirigenti composti da persone oneste e specchiate non aiuta di certo il rilancio del partito. Appare inoltre non più rinviabile una riflessione sui risultati raggiunti in merito ai temi più rilevanti come la sanità, l’ambiente e le politiche di sviluppo economico e occupazionale e chiediamo su questo una valutazione adeguata che rafforzi funzioni e prerogative del Pd ternano».

Dipartimenti tematici, se ne parla il 16 marzo

Per rilanciare il progetto, il Pd di via Mazzini ha allora deciso di dar vita a 9 dipartimenti tematici per trattare temi come la crescita, lo sviluppo e il rilancio della città e provincia. Per questo, il 16 marzo verrà promossa una giornata di riflessione con tavoli tematici ispirati alle materie dei dipartimenti, coinvolgendo iscritti, elettori, simpatizzanti, corpi sociali, lavoratori e loro rappresentanze, imprese e associazioni. «Fondamentale sarà il coinvolgimento del Pd regionale e della Regione Umbria a partire dai suoi vertici». Ed è proprio a questi, alla luce di ciò, che viene chiesto il «riequilibrio delle rappresentanze regionali». Che, in altre parole, sa tanto di richiesta di rimpasto.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli