Pd Terni, Pardini: «Imbarazzanti»

«La segreteria locale non è la sola colpevole, ma c’è latitanza totale a livello regionale. Tutti chiamati ad un bagno di umiltà»

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di Alessandro Pardini

Con incomprensibile e colpevole ritardo giovedì il Pd ternano proverà a discutere sulle ragioni di una sconfitta, tanto grave quanto annunciata. Al momento nessuno intende prendersi la responsabilità di quanto accaduto. C’è da augurarsi che la vicenda non si risolva col sacrificio minimo di una segreteria, imbarazzante sì, ma certo non sola colpevole.

Contemporaneamente stiamo assistendo ad una latitanza totale del partito a livello regionale, ammutolito da un risultato che non può non suonare come una bocciatura dell’azione di governo della giunta Marini. I tanto decantati risultati gli umbri non li hanno per nulla avvertiti, a cominciare da quelli sulla sanità. Cosa se ne fa un cittadino dei presunti record della regione, qualificata come la più virtuosa d’Italia, se deve aspettare più di un anno per un’ecografia o un doppler? I marchingegni contabili non fanno qualità percepita, e nel frattempo si perdono, notizia di questi giorni, professionalità importanti che la Regione non ha saputo nè voluto valorizzare.

Senza diagnosi precisa, ogni malattia diventa incurabile e porta a morte. Senza analisi, tempestiva e se necessario anche spietata, la situazione peggiorerà inevitabilmente. L’Umbria, le sue istituzioni, sono chiamate ad un bagno di umiltà, a riconoscere i propri errori e provare, con un radicale cambio di passo e di classe dirigente, a dare un senso agli ultimi due anni di legislatura. Non esistono alternative.

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