«Caro Walter ti scrivo» (così mi rilasso un po’)

Il segretario nazionale, dopo le tante richieste di dimissioni che arrivano sul commissario regionale, scrive una lettera pubblica per confermargli il suo sostegno, ma ammette: «Serve rinnovamento»

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«Caro Walter»: comincia così la lettera che il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti ha inviato al commissario del Pd dell’Umbria Walter Verini per ergere un muro di protezione di fronte alle richieste di dimissioni che stanno arrivando verso via Bonazzi, sede del partito.

«Sconfitta prevedibile»

«Ti scrivo per ringraziare te come commissario del Pd dell’Umbria e tutte le democratiche e i democratici che, in condizioni difficilissime, hanno sostenuto in prima​ persona l’impegno elettorale che ha consentito, pure nel contesto di una sconfitta durissima ma, purtroppo, prevedibile, di risollevare l’onore e la dignità del Pd».

«Veniamo da batoste pesantissime»

«Erano anni che in Umbria il Pd subiva sconfitte pesantissime in tanti comuni, nei collegi uninominali alle​ politiche. Segno che, al netto​ di tendenze più generali, si era da tempo rotto un rapporto forte con la società, cosa che ci ha impedito di​ leggere i cambiamenti, le criticità economiche e sociali, le nuove domande da parte dei cittadini.
La vicenda giudiziaria che si è​ abbattuta su di noi, inoltre, ha comunque assestato un colpo durissimo al nostro partito, alla sua immagine​, non solo umbra. In questi mesi il Pd, grazie al vostro impegno, ha rialzato la testa. Si è aperto alla società. Ha lavorato per una nuova stagione dell’​Umbria, che vedesse ancora i democratici e il centrosinistra civico alla guida di cambiamenti e discontinuità. Non è stato sufficiente, in così breve tempo, ottenere un risultato che obiettivamente sembrava davvero impossibile, nonostante una campagna elettorale e un candidato che ha combattuto con grande generosità».

«Chiudere stagione di scontri»

«In questo quadro il Pd ha tenuto. Qualche mese fa, alle europee, la lista unitaria conseguì in Umbria il​ 23.9%. Quell’esperienza europea non si è riproposta abbiamo scommesso sul valore di molte liste civiche e inoltre abbiamo subito una scissione. Nonostante questo, abbiamo conseguito oltre il 22%, confermando un​ insediamento che ci potrà consentire di ripartire, di rimotivare ​elettori e cittadini, di aprire porte e finestre del partito e avviare il percorso​ che vi porterà al congresso regionale, che mi auguro potrà essere l’occasione per guardare al futuro, chiudere con stagioni di scontri interni e chiusure. E avviare una vera e propria​ rigenerazione​ del partito, un radicale rinnovamento, nel quale dovranno misurarsi le tante energie positive che ci sono, a partire dalle generazioni più giovani, dagli amministratori, e da forze che con generosità possono e debbono essere protagoniste di questo impegno, ​ mentre ci dovremo attrezzare per condurre una opposizione seria​ alla destra che ha vinto le elezioni e guiderà la Regione. Su questo non mancherà, come in questi mesi, il sostegno e l’impegno del Pd nazionale. Buon lavoro e un caro saluto».

Messaggio a Presciutti (e non solo)

Il messaggio – nemmeno troppo velato – è rivolto a Massimiliano Presciutti, sindaco di Gualdo, e a chi – con lui – ha chiesto una resa dei conti interna al Pd, che partisse proprio dal commissario Verini, che poco più di sei mesi fa ha raccolto i cocci del partito regionale dopo l’inchiesta concorsopoli. Non è l’unico in verità.

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