Perugia, Arci non gestirà più i parchi

Gli attriti con l’associazione Mirò ma soprattutto la partecipazione di Barelli alla famigerata riunione dietro la decisione di lasciare la gestione delle aree verdi

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di P.C.

Senza dubbio Urbano Barelli, vicesindaco con delega ai parchi pubblici, non è molto fortunato, almeno su questo tema. Il suo tentativo di affidare i parchi alle associazioni per sottrarre un onere al Comune sta lentamente andando a pezzi e di tanto in tanto salta fuori un’altra grana. L’ultima in ordine di tempo riguarda Arci, che si tira fuori dalla gestione dei Rimbocchi e di un’altra decina di parchi. E non solo: rinuncia anche alla gestione di Sant’Anna, per cui era imminente la firma della convenzione.

Un passo indietro

In realtà da mesi la firma della convenzione era in stand-by ma in questi giorni con una mail indirizzata a Palazzo dei Priori l’associazione avrebbe chiarito la propria posizione in merito al Rimbocchi (con annesso circolo ricreativo, attualmente chiuso), mandando nel panico i collaboratori di Barelli, che pensavano di affidare ad Arci anche il ben più grande e ‘strategico’ Parco Sant’Anna, luogo su cui spesso si sono concentrate le critiche sulla mala gestione del verde pubblico. Intanto, per Rimbocchi, resta in ballo l’associazione Mirò, che ha presentato un progetto di gestione che prevede la ristrutturazione e l’abbellimento del circolo, con sala studio e mini biblioteca, oltre ad un calendario di eventi a sfondo culturale.

Delegittimati da Barelli

Proprio il presunto attrito con la Mirò e l’ormai famigerata riunione fra i soci dell’associazione e il vicesindaco Barelli, stando a quanto trapela, avrebbe provocato il risentimento di Arci, che ufficialmente non parla, ma fa capire che nei prossimi giorni farà sentire la propria voce attraverso i propri canali ufficiali. Ci sarebbero rimasti male perché da un momento all’altro, dopo anni di servizio, dal 2013, reso in favore del territorio senza ricevere nulla in cambio – giurano i bene informati – di punto in bianco l’attività dell’associazione (che in realtà racchiude in sé una rete di associazioni) è stata vista e dipinta come un ostacolo alla realizzazione di una serie di attività presso il circolo Rimbocchi. Proprio la presenza di Barelli, ritenuta non opportuna, è stata considerata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Da qui la scelta di fare un passo indietro, rinunciando a Rimbocchi e agli altri parchi attualmente gestiti dalle associazioni della rete Arci, oltre a Sant’Anna, che non era ancora sotto l’egida Arci ma che era in procinto di diventarlo.

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