Perugia, aree verdi: Sos per 300 parchi

Fino al 31 marzo associazioni e comitati possono far richiesta per gestire in convenzione giardini, orti urbani e aiuole

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Ci sono gli sgravi fiscali e convenzioni della durata di tre anni perché, come ha ricordato all’inaugurazione del parco Chico Mendez l’assessore Barelli «a fare la differenza su parchi e aree verdi è il volontariato».

Barelli in uno dei parchi della città

Le aree verdi Da piazza Partigiani alla scarpata della pineta del Santa Giuliana, da piazza Giordano Bruno fino a via del Cortone, viale San Domenico, via delle Clarisse e via Enrico dal Pozzo per citarne alcuni solo in centro. Ma c’è anche la periferia, da ponte Valleceppi a Collestrada, da Pretola a Ponte Felcino passando per Villa Pitignano, Ponte San Giovanni e Balanzano. Sono quasi cinque milioni di ettari di terreno, verde, parchi, giardini e semplici aiuole quelle per cui il comune di Perugia ha chiesto aiuto a cittadini e associazioni per la gestione e la valorizzazione. 

Il bando C’è tempo fino al 31 marzo per fare richiesta al Comune e prendere in gestione una delle 300 e oltre aree verdi cittadine da parte di associazioni, pro loco, circoli, comitati, condomini e organizzazioni di volontariato senza finalità di lucro. Più di tre milioni di metri quadrati di spazi divisi tra ville, giardini e parchi urbani, aree di forestazione urbana, orti e aree sportive all’aperto oltre che rotatorie e aiuole spartitraffico, giardini scolastici comunali, verde cimiteriale e boschi per altri 2 milioni di metri quadrati di spazi.

LA LISTA DELLA AREE VERDI 

Il progetto ‘Futuro nel verde’ partorito dall’amministrazione comunale prevede l’assegnazione di spazi attraverso una convenzione e dietro la presentazione di un progetto cucito su misura per l’area verde, che consiste nel mantenere l’integrità dell’area, delle attrezzature e di eventuali manufatti presenti, nonché la pulizia dei luoghi e il decoro degli stessi oltre che lo sviluppo del parco o del giardino attraverso una propria caratterizzazione. Per fare ciò il comune mette a disposizione in comodato anche l’uso di locali comunali alle associazioni per lo svolgimento delle proprie attività.

Barelli al Chico Mendez di Madonna Alta

La manutenzione Tra le convenzioni già attive, le associazioni si occupano del monitoraggio dell’area, dello svuotamento dei cestini dei rifiuti e della pulizia, la cura di fontanelle e giochi pubblici, immobili e strutture presenti, attività di sfalcio e di manutenzione ordinaria dell’area quali opere di piccola manutenzione di tavoli, panchine e staccionate in legno,  ripulitura delle griglie e forazze all’ interno dell’area verde e loro manutenzione ordinaria.

Incuria e sporcizia

I soggetti assegnatari prenderanno in consegna il parco o l’area verde e si impegnano alla realizzazione degli interventi secondo quanto stabilito dalla convenzione e disciplinare appositamente sottoscritti. Ogni variazione e innovazione dovrà essere sottoposta a preventiva approvazione dell’amministrazione comunale. Gli unici divieti previsti: attività che contrastano con la destinazione del parco o dell’area verde e che determini discriminazioni tra i cittadini utilizzatori della stessa. Tutto ciò che, previa autorizzazione, verrà introdotto o messo a dimora nel parco si intenderà acquisito al patrimonio comunale ad eccezione delle strutture mobili che, al termine della convenzione, dovranno essere rimosse. Il soggetto assegnatario di ogni parco o area verde dovrà corrispondere il canone concessorio annuale determinato in base agli atti e regolamenti comunali e che è stato stabilito di 200 euro l’anno.

Autofinanziamento Oltre alla possibilità di accedere al baratto amministrativo, le associazioni nel verde si finanziano «con le iscrizioni degli aderenti, con gli eventi e donazioni e, soprattutto, con le sagre concentrate nel periodo estivo». Attraverso donazioni, infatti, due grandi aziende hanno regalato uno scivolo e un girello al parco di Pian di Massiano, il Lions Club un seggiolino per altalena e l’associazione bikers un altalena per bambini diversamente abili.

 

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