Perugia, bando flop: Comune cerca sponsor

Ci si riprova dopo l’ultimo avviso andato deserto. Per garantire il servizio di informazione servono altri 120 mila euro

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di L.P.

Tempi duri per la pubblicità. Ma a soffrire non sono solo i giornali e il mondo dell’editoria. Tra chi cerca nuovi sponsor c’è anche l’amministrazione comunale di Perugia.

Nuovo avviso E’ dei giorni scorsi, infatti, il ‘nuovo’ avviso pubblico per la ricerca di sponsor per l’attività di informazione istituzionale del comune di Perugia. Nuovo significa che è stato rifatto, uguale uguale, a come era stato pubblicato ormai un anno e mezzo fa quando era stato indetto il bando per la gestione dell’ufficio stampa del comune. Un pacchetto di servizi base, quello che è stato effettivamente adottato, più uno opzionale per i servizi aggiuntivi, come social network e video, per 12 mesi.

Il bando Ed è proprio sui servizi opzionali che l’avviso diramato dall’amministrazione è andato deserto, ergo ci sono almeno tre persone – all’interno del gruppo informale che, tra mille polemiche, si è aggiudicato il servizio, cioè la stessa agenzia che se ne occupava prima – che in questo anno e mezzo è rimasto a spasso. Da palazzo dei Priori si prova dunque a correre ai ripari, con gli stessi mezzi con cui, mesi fa, si è provato a far decollare un vero e proprio servizio di social media manager oltre che continuare a garantire le spese per l’attività di informazione istituzionale.

Dodici sponsor C’è spazio per tutti, sul sito del comune, cioè per quei soggetti che desiderino sponsorizzare le proprie attività e a cui l’amministrazione assicura, «a titolo di controprestazione, visibilità su appositi spazi dei portali internet del sito istituzionale dell’ente». Si cercano, dunque, 12 sponsorizzazioni del valore di 10 mila euro più Iva ciascuna, «importo ritenuto congruo in relazione all’elevato numero di accessi medi mensili al sito internet e alla rilevanza e visibilità garantita allo sponsor attraverso lo stesso portale mediante un messaggio consistente nell’inserimento di nome, logo e marchio». Il tutto per un totale di 120 mila euro.

Sito internet La sponsorizzazione prevede almeno 30 giorni l’anno di pubblicazione, non consecutivi e a rotazione, di elementi dello sponsor nei formati ‘skin’, cioè sullo sfondo del sito, colonne laterali oppure box. «I criteri di rotazione – si legge nell’avviso – saranno stabiliti ad insindacabile giudizio dell’amministrazione sulla scorta del numero di assegnazioni effettuate».

I criteri Possono dunque farsi avanti tutti i ‘mecenate’ in assenza di conflitti di interesse tra l’attività pubblica e quella privata oggetto della sponsorizzazione, che non arrechino danno all’immagine del comune o non siano in contenzioso con esso. Vietato, però, fare propaganda politica, sindacale, filosofica o religiosa, fare pubblicità a armi, tabacco, alcolici o materiale pornografico, messi al bando anche messaggi offensivi e discriminatori. Per tutto il resto, le porte di palazzo dei Priori restano aperte.

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