C’erano tre chili di droga, tra marijuana ed ecstasy, in un pacco intercettato all’aeroporto di Fiumicino (Roma) dai militari specializzati nelle attività antidroga del nucleo di polizia economico finanziaria di Perugia. Era destinato ad un bulgaro di stanza a Terni che è stato arrestato con l’accusa di traffico internazionale di droga.
Consegna a domicilio con manette
Ad insospettire, sia la tipologia di pacco, sia il destinatario (un 20enne senza occupazione già sotto osservazione da parte delle forze dell’ordine) sia infine il paese di provenienza: la Spagna, terra che spesso costituisce il primo approdo di partite di droga provenienti dal Nord Africa. La prima segnalazione ha consentito di attivare una particolare procedura che ha consentito l’arresto in flagranza: sono stati infatti gli stessi finanzieri di Perugia, ‘travestiti’ da postini, a consegnare il pacco a domicilio: nel momento in cui il ragazzo ha accettato la spedizione, sono scattate le manette. Ora il 20enne – difeso dall’avvocato Francesco Mattiangeli – è in carcere a Terni, a disposizione dell’autorità giudiziaria: l’arresto è stato convalidato dal gip Federico Bona Galvagno.
24mila dosi: 160mila euro
Il carico intercettato avrebbe consentito il confezionamento di circa 24 mila dosi, per un introito complessivo di oltre 160 mila euro ma – sottolineano le forze dell’ordine – era molto pericoloso in quanto era molto elevata la dose di ecstasy, droga pesante con effetti psico-attivi, di largo consumo tra gli adolescenti.
Collaborazione internazionale
In una nota, la guardia di finanza sottolinea «i rapporti di collaborazione con altre forze di polizia estere e con il coordinamento della direzione centrale servizi antidroga: sotto la direzione dell’autorità giudiziaria di Terni, è stata attivata una speciale procedura di cooperazione transnazionale finalizzata all’esecuzione di particolari operazioni di polizia».
