Perugia, via Giunti: tifosi contestano

La doppietta di Laribi fatale al tecnico. I tifosi danno sfogo alla propria delusione: Santopadre chiamato a intervenire. Circola il nome di Stellone

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di P.C.

La sentenza è arrivata subito dopo la partita, persa ancora una volta in malo modo. Era nell’aria, ma nessuno pensava giungesse così presto. La comunica Roberto Goretti negli spogliatoi del ‘Renato Curi’: «Abbiamo parlato col mister e abbiamo deciso di non proseguire. Non è sicuramente lui il responsabile unico, dobbiamo delle scuse al nostro pubblico per la serie di sconfitte incredibili. Siamo stati indifendibili, inguardabili e ingiustificabili». Nonostante la formula usata, non si tratta di rescissione consensuale ma di esonero vero e proprio. Tensione in sala stampa, visto che nessuno della società si è presentato in conferenza.

IL COMMENTO DEI TIFOSI – LE INTERVISTE

Tensione nel post gara

Il futuro Chi prenderà il posto di Giunti? «Non abbiamo ancora parlato con nessuno, ma nei prossimi giorni prenderemo la decisione. Ci ragioneremo bene, fino ad adesso abbiamo cercato di seguire una certa filosofia. Serve capire la cosa migliore, le idee si possono cambiare. Momento molto molto difficile, il peggiore degli ultimi anni». Mentre scriviamo il nome più gettonato è quello di Roberto Stellone. In molti sussurrano possa essere già a Perugia, ma possiamo escluderlo: Stellone era a Frosinone. In corso un vertice fra Santopadre, Goretti e Pizzimenti mentre fuori dallo stadio sale la rabbia dei tifosi.

LA PARTITA NELLE FOTO DI ROBERTO SETTONCE 

Tanti agenti

La contestazione I tifosi hanno atteso l’uscita della squadra fronteggiati dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa. Contestazione rumorosa ma pacifica. La rabbia si è scatenata soprattutto contro il presidente e i calciatori. Giunti è stato lasciato in pace dopo che si è diffusa la notizia dell’esonero. I tifosi non lo hanno mai amato del tutto ma non gli danno tutte le colpe anzi in questo frangente lo considerano quasi una vittima. Dopo un’oretta, la polizia forma un cordone e le auto escono. Giunti è uno degli ultimi, a bordo di un’auto bianca. Urla, cori, qualche insulto. Ma nulla di grave. Dopo pochi minuti la folla si sparpaglia.

GIUNTI LASCIA PERUGIA SU UN’AUTO BIANCA – VIDEO

Di Carmine impalpabile

La partita Il Cesena ha vinto quasi al di là delle proprie volontà. La squadra romagnola si è limitata al compitino: un po’ di pressing e palla lunga sulle punte non appena si tornava in possesso palla. Il Perugia sembrava concentrato, aggressivo al punto giusto, poi è bastata una disattenzione per sciogliersi. La partita è durata praticamente poco più di mezz’ora, fino alla rete di Jallow, che ha sorpreso alle spalle i due centrali eludendo la tattica del fuorigioco. Poi un possesso palla sterile, senza costrutto e atteggiamenti difensivi incomprensibili che hanno permesso a Laribi di mettere dentro due gol facili facili, che sono una sentenza sul futuro di Giunti.

IL COMMENTO DI CASTORI (CESENA) – L’INTERVISTA

La tensione Santopadre e la curva

L’analisi Il tecnico è arrivato al capolinea, non tanto per errori tattici (la squadra sembra muoversi bene sul campo) quanto per la gestione del gruppo, senza nerbo e incapace di reagire alle difficoltà. Il presidente, ignorato dalla curva, aveva una faccia nera. Stavolta irreprensibile il comportamento dei tifosi, che hanno applaudito il messaggi antirazzista e incitato la squadra praticamente fino al novantesimo. Fischi e contestazione solo alla fine, ma in modo civile.

BORDATE DI FISCHI AL TERMINE DELLA GARA

94′ – Di Carmine servito in profondità spara su Agliardi.

91′ – Stupenda la punizione di Pajac (ancora una volta fra i più propositivi) Agliardi la toglie dal sette.

Arbitro senza pietà: 4 di recupero

89′ – Punizione dal limite.

86′ – Ammonito Terrani. Un fallo di frustrazione.

84′ – Applausi per Laribi che lascia il campo a Scognamiglio.

75′ – Per la terza volta in pochi minuti resta a terra un giocatore del Cesena.

72′ – Cambio Cesena: esce Dalmonte entra Vita

66′ – Cambio Cesena: Perticone per Donkor.

63′ – Ci prova Colombatto da lontanissimo. Palla alta di poco.

61′ – Parte ancora il coro «Perugia siamo noi».

59′ – Terzo e ultimo cambio: fuori Buonaiuto dentro Cerri

58′ – Ammonito Dalmonte per fallo su Volta.

55′ – Clamoroso salvataggio sulla linea sugli sviluppi di un corner. Grifo anche sfortunato.

51′ – Secondo cambio. Fuori Han dentro Terrani.
Stavolta i fischi sono per Giunti. Mentre il ragazzo nordcoreano è applaudito al suo passaggio sotto la tribuna.

49′ – Cambio Perugia: dentro Pajac fuori Zanon. Belmonte a destra.

47′ – LARIBI PUNISCE IL GRIFO. NOTTE FONDA
Azione didascalica: palla rubata, cross da sinistra a difesa schierata ma nessuno marca Laribi, che insacca a 3 metri da Nocchi.

Tre di recupero

44′ – Punizione laterale, cross in mezzo, Di Carmine la tocca di testa ma la palla finisce alta. Un paio di cadute sospette davanti ad Agliardi ma nulla di decisivo.

41′ – Di Carmine strattonato in area, ma l’arbitro no interviene. Poi corner Grifo.

39′ – Colpo al capo per Di Noia, che resta a terra

37′ – Ammonito Monaco che perde palla e atterra l’avversario a centrocampo

36′ – Che occasione per Han
Finalmente un bel cross di Zanon, la palla spiove sul ginocchio del nordcoreano, ma la palla schizza alta.

31′ – GOL DEL CESENA CON JALLOW IN CONTROPIEDE

23′ – Colpo al fianco per Buonaiuto, che resta a terra per qualche secondo.

15′ – Ammonizione Volta: Zanon perde ancora un pallone sulla destra, Volta abbatte Laribi e prende il giallo.

13′ – Del Grifo il primo corner, grazie ad uno scatto di Di Carmine, che poi si fa pure male.

7′ – Più insidiosa la conclusione di Bandinelli. Sinistro a lato dai 20 metri.

4′ – Applausi per la prima conclusione. Buonaiuto dai 30 metri. Telefonata.

2′ – Cazziatone di Volta a Monaco che sbaglia il posizionamento. Squadra tesa

1′ – Squadra subito aggressiva. Decisi i tackle di Colombatto e Zanon.

Batte il Perugia.

Nessun riferimento alle polemiche dei giorni scorsi, se non uno striscione con la scritta «Perugia siamo noi».

Perugia in rosso con calzoncini bianchi, Cesena in bianco con calzoncini neri.

Il brano di Anna Frank letto per sensibilizzare sull’antisemitismo:

«Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità»

Parte l’inno, a breve l’ingresso in campo delle squadre.

Mancano 10 minuti. Entrano in campo i panchinari. Applausi anche per loro.

Squadre negli spogliatoi.

Non ci sono molti tifosi, ma quei pochi applaudono l’ingresso in campo dei giocatori del Perugia per il riscaldamento.

Serata serena al Curi.

Le formazioni ufficiali

Perugia (4-3-3): Nocchi; Zanon, Volta, Monaco, Belmonte; Brighi, Colombatto, Bandinelli; Buonaiuto; Di Carmine, Han.
Allenatore: Federico Giunti.
A disposizione: Rosati, Santopadre, Pajac, Choe, Emmanuello, Mustacchio, Falco, Bianco, Terrani, Cerri.

Cesena (4-4-1-1): Agliardi; Donkor, Rigione, Esposito, Fazzi; Kupisz, Schiavone, Di Noia, Dalmonte; Laribi; Jallow.
Allenatore: Fabrizio Castori.
A disposizione: Fulignati, Perticone, Mordini, Eguelfi, Moncini, Panico, Maleh, Vita, Sbrissa, Farabegoli, Setola, Scognamiglio.

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