Perugia, chiuso un altro negozio etnico

Fontivegge: nuovo blitz delle forze dell’ordine. Il locale è stato chiuso per trenta giorni: era base logistica dello spaccio di droga

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Controlli serrati ai locali etnici di Fontivegge, a Perugia. Dopo la misura di sorveglianza speciale applicata ad una donna di nazionalità nigeriana, titolare di un esercizio commerciale e già nota alle forze dell’ordine, la serata tra venerdì e sabato ha visto la polizia schierata per altri controlli straordinari nell’area della stazione. 

L’operazione, disposta dal questore Francesco Messina, è stata condotta dagli specialisti in controlli amministrativi della divisione P.A.S.I. della questura supportati dalla squadra Mobile e dal reparto prevenzione crimine. Obiettivo quello di controllare la gestione e le frequentazioni dei locali etnici della zona, uno in particolare, dove è stata registrata la presenza di molti soggetti, in prevalenza nigeriani e centrafricani, già protagonisti di episodi delittuosi. Il locale era stato già chiuso temporaneamente sia nel 2012 e 2013, ma anche nel 2015, mentre non sono stati riscontrati illeciti amministrativi.

Il locale Durante i controlli, gli agenti hanno sorpreso un trentenne nigeriano, proveniente da Torino, che aveva con sé tre dosi di marijuana pronte da smerciare. L’uomo è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica per spaccio di stupefacenti. Inoltre la polizia ha scoperto che proprio davanti al locale era stato ricavato un deposito, sotto un contenitore di rifiuti, contenente altri venti grammi di stupefacente pronto da essere smerciato.

Chiusura temporanea Poiché nello stesso locale le forze di polizia erano di recente intervenute altre cinque volte per episodi lesivi della sicurezza dei cittadini, tra liti, risse, schiamazzi e presenze di pregiudicati, il questore, ha ritenuto di dover adottare un nuovo provvedimento di chiusura temporanea per un mese. È stato valutato urgente e necessario, anche nell’interesse dello stesso gestore, esercitare un effetto dissuasivo sui soggetti dediti ad attività delittuose per porre fine alle situazioni che provocano allarme sociale e pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica dell’intero quartiere.

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