Perugia-Cremonese: Grifo, ultima chiamata

Condizione minima per sperare nella promozione è battere la Cremonese. E non è così scontato (ultima vittoria a marzo). Poi si spera: nel Foggia e nel Tfn

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Prima di guardare altrove, il Perugia sabato pomeriggio deve guardare se stesso: battere la Cremonese è requisito essenziale, condizione primaria e indispensabile affinché si possa cominciare a fare qualche calcolo e sperare nei passi falsi delle dirette concorrenti; sul campo o fuori dal campo.

LA CONFERENZA DI ALESSANDRO NESTA – VIDEO

I playoff sul campo

Fino al triplice fischio di Foggia-Perugia 1-0, il Grifo era ancora padrone del proprio destino. Bastavano sei punti, magari anche 4, negli ultimi 180 minuti, per andare ai playoff. Ora invece serve un mezzo miracolo. Oltre alla vittoria sulla Cremonese (e da qui non si scappa) occorre che il Foggia batta il Verona, in modo da consentire al Perugia di mettersi dietro sia la Cremonese sia gli scaligeri e acchiappare sul filo di lana l’ottavo posto. Da scartare qualsiasi opzione di arrivo a parimerito sia a due (col Verona, se pareggia) sia a tre (anche col Cittadella, in caso di sua sconfitta): la classifica avulsa penalizzerebbe in ogni caso la squadra di Nesta, che quest’anno ha sempre faticato con le squadre che la precedevano.

I playoff fuori dal campo

C’è però un’altra piccola speranza, nel caso in cui il Foggia non riuscisse a fare bottino pieno al Bentegodi. C’è il Palermo che è sotto processo per illeciti. Proprio nella mattinata di venerdì, dinanzi al Tribunale Federale Nazionale della Figc la Procura Federale ha chiesto la massima sanzione per il club siciliano: retrocessione all’ultimo posto in classifica. Ciò significherebbe che si libererebbe un posto e in tal caso anche l’ottavo potrebbe essere utile. Ma sempre a patto di battere la Cremonese (da qui, come detto, non si scappa).

Cremonese in forma

E guai a considerarlo scontato, considerando l’ottima tenuta difensiva dei grigiorossi di Rastelli e, in generale, il buon periodo di forma, macchiato solo dalla mancata vittoria nell’ultima partita (se vogliamo considerarlo una macchia) contro il già promosso Brescia. Cremonese che non perde da dieci partite – tanto per dirne una – e ha un ritmo da promozione diretta; viceversa il Perugia nelle ultime 7 partite ha fatto appena 3 punti. Statistiche che fanno dire al tecnico – già in ritiro in Umbria con la squadra – che al Curi viene per giocarsela e puntare al punteggio pieno (che a loro darebbe quasi la certezza di qualificazione).

La pressione del momento

Se dovesse andar male, poi, ci sarà tempo e modo per fare analisi e processi: lo ha detto Nesta, lo ripetiamo noi. Il dato di fatto è che in società si sente tutta la pressione del momento. Lo testimoniano tante piccole cose. Dai balletti di orari sulle conferenze di Nesta, evidenza di programmi stilati e poi riveduti, agli attriti con alcuni componenti dello staff: il capo dei fisioterapisti Fabrizio Ragusa, professionista stimato nell’ambiente e con trascorsi anche al Milan è stato allontanato in settimana. La sua colpa, a quanto trapela, non aver partecipato al raduno di Roma.

I convocati di Nesta

Ancora out Melchiorri e Bordin, prima convocazione per Pavlovic.

Portieri: Bizzarri, Gabriel, Perilli.
Difensori: Cremonesi, El Yamiq, Falasco, Gyomber, Mazzocchi, Pavlovic, Rosi, Sgarbi.
Centrocampisti: Bianco, Carraro, Dragomir, Falzerano, Kouan, Kingsley, Moscati, Ranocchia, Verre.
Attaccanti: Han, Sadiq, Vido.

I convocati di Rastelli

Ritorna Croce, indisponibili che sono Radunovic e Longo.

Portieri: Agazzi, Ravaglia, Volpe.
Difensori: Caracciolo, Claiton, Del Fabro, Migliore, Mogos, Renzetti, Rondanini, Terranova.
Centrocampisti: Arini, Boultam, Castagnetti, Croce, Castrovilli, Emmers, Soddimo, Mbaye.
Attaccanti: Carretta, Montalto, Strizzolo, Piccolo, Strefezza.

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