Perugia, da marzo 2018 voli per Francoforte

Contratto con Ryanair rinnovato per altri 5 anni, collegamenti di martedì e sabato. A dicembre evento promozionale rivolto al mercato tedesco

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Contratto rinnovato per altri cinque anni. E’ la stessa Sase, la società che gestisce l’aeroporto umbro San Francesco d’Assisi, ad annunciare la firma del nuovo contratto con il vettore low cost irlandese Ryanair e che per i prossimi cinque anni consentirà di stabilizzare e potenziare la presenza in Umbria del principale vettore d’Europa per passeggeri trasportati.

La nuova rotta presentata da Cesaretti e O’Brien

Francoforte Il nuovo accordo prevede un progressivo incremento di volumi di traffico e rotte, privilegiando lo sviluppo di collegamenti internazionali, con particolare riferimento ai mercati strategici su cui si stanno concentrando le iniziative di promozione programmate dalla Regione Umbria. Alle quattro rotte già operate, Londra e Catania annuali, Bruxelles e Trapani stagionali, si aggiungerà a partire dal 27 marzo prossimo il nuovo collegamento verso Francoforte, operato con due collegamenti settimanali ogni martedì e sabato.

Ryanair A dicembre si terrà a Francoforte un evento di promozione dell’offerta turistica umbra rivolto al mercato tedesco. L’evento, organizzato da Sviluppumbria con la collaborazione di Ryanair, è in particolare volto a sostenere la nuova rotta che collegherà questo importante hub con Perugia. «Siamo lieti di aver siglato questo nuovo accordo di cinque anni con Sase – ha detto David O’Brien, chief commercial officer di Ryanair – Perugia ha un ruolo importante nel nostro network italiano, con 5 rotte nella programmazione estiva 2018 e siamo impazienti di continuare a far crescere traffico, rotte e i posti di lavoro nella regione».

Sviluppo «La sigla dell’accordo con Ryanair testimonia l’ottimo rapporto oramai decennale con il vettore irlandese -ha detto Ernesto Cesaretti, presidente di Sase – e rappresenta un tassello essenziale nello sforzo di consolidamento e sviluppo dell’aeroporto dell’Umbria, consentendoci di guardare con positività ai prossimi anni e mettere nel mirino per il medio periodo il traguardo dei 350.000 passeggeri. Il nuovo collegamento con Francoforte permetterà di sviluppare ulteriormente l’incoming turistico dalla Germania – che ad oggi rappresenta il primo mercato per quanto riguarda gli arrivi in Umbria – e sarà sicuramente apprezzato sia da chi viaggia per motivi di business che di piacere».

L’anno nero di Sase Una notizia positiva, dopo un anno in cui all’aumento dei passeggeri e a un bilancio in pari non ha fatto seguito altrettanta fortuna con i nuovi vettori con cui la società umbra aveva tentato il rilancio dello scalo. Dopo il taglio di alcune rotte sempre Ryanair e il caso FlyMarche, in consiglio regionale, nei giorni scorsi, si è di nuovo tornato a parlare della vicenda FlyVolare, società che non aveva ancora le necessarie autorizzazioni per il trasporto aereo di passeggeri. In settimana arriverà una lettera di impegno, da parte di FlyVolare, per la restituzione della caparra di 500 mila euro che la società aveva versato mentre, secondo la Sase, già entro venerdì saranno recuperate le risorse al centro di polemiche da più parti.

La caparra «Continueremo a verificare – commenta il consigliere regionale Claudio Ricci – se saranno ripresi i 500 mila euro dovremo anche ringraziare coloro che, da mesi, stanno mettendo in rilievo come, su tutta la vicenda, segnalata anche alla Corte dei Conti, si doveva porre una maggiore attenzione. E, in questo modo, utilizzo parole cortesi. Per il futuro dell’aeroporto esiste solo un obiettivo: la Regione Umbria deve ampliare il sostegno a 2-3 milioni all’anno, per definire accordi con solide compagnie aeree low cost, per raddoppiare i passeggeri sino a 500 mila all’anno, con indotti economici e turistici».

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