Perugia, detenuta tenta suicidio: in salvo

Intervento in extremis della polizia penitenziaria a Capanne. La donna ora è sorvegliata a vista. Sappe: «Ennesimo evento critico»

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Polizia penitenziaria del carcere perugino di Capanne protagonista di un salvataggio in extremis, domenica mattina. Una detenuta di nazionalità straniera ha tentato di impiccarsi al termosifone della propria cella ma gli agenti della sezione – in particolare una poliziotta – sono intervenuti in tempo, scongiurando il peggio. A darne notizia è il sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe attraverso il proprio segretario nazionale per l’Umbria, Fabrizio Bonino. Al momento la detenuta non è stata ricoverata, ma sottoposta a ‘sorveglianza a vista’ al pari di altri quattro ristretti.

Il Sappe

Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, sollecita l’amministrazione penitenziaria ad intervenire: «Quello di Capoanne è l’ennesimo grave evento critico che avviene in un carcere dell’Umbria. Solamente grazie ai poliziotti penitenziari, il numero delle tragedie in carcere è fortunatamente contenuto. Ma è evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie. Negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della polizia penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del paese, più di 21 mila tentati suicidi ed impedito che quasi 145 mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze».

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