Perugia e Minimetrò: «Apertura notturna»

Già due anni fa la proposta era stata approvata in consiglio comunale: ora il consigliere Pd Tommaso Bori ci riprova

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L.P.

È tempo di buoni propositi per il nuovo anno. Il primo lo fa il consigliere comunale del Pd Tommaso Bori che ha presentato un ordine del giorno in Comune relativo alla cosiddetta ‘mobilità notturna’.

Minimetrò La proposta non è nuova. «Già due anni fa con l’allora consigliere Andrea Romizi, avevo presentato una mozione in tal senso», ricorda Bori. Il testo finì per essere approvato, ma nel giugno dello stesso anno ci furono le elezioni e la questione è rimasta in sospeso. Dal lunedì al sabato, infatti, il minimetrò effettua il percorso dalla stazione di Pian di Massiano fino al Pincetto con orario 7 – 21,20, con l’ultima corsa che parte alle 21.05. La domenica la chiusura è invece anticipata alle 20.30 con l’ultima corsa alle 20.15. A parte qualche eccezione, i weekend di UmbriaJazz o l’ultimo dell’anno, quando il servizio è garantito fino alle due di notte, durante l’anno non c’è alcuna possibilità di usare la ‘mobilità alternativa’ alla propria automobile o agli autobus che, comunque, non effettuano corse durante tutta la notte.

Mobilità alternativa «Dal momento che Perugia è conosciuta nel mondo come pioniera nel settore della mobilità alternativa – afferma ancora il consigliere Bori – credo sia necessario ottimizzare i percorsi e i mezzi pubblici che attraversano il vasto territorio comunale». Autobus grandi e vuoti circolano ogni giorno per varie zone delal città, mentre frazioni e borhi periferici sono mal collegati con l’acropoli. «Servono punti di convergenza ed interscambio – prosegue Bori – tra tipologie diverse di mezzi di trasporto, quali buxi, autobus, minimetrò e treni. La soluzione sarebbe collegare con autobus le zone della città densa che hanno un numero di passeggeri utile a coprire la stazza del mezzo, mentre con buxi le zone periferiche che hanno minore utenza, razionalizzando le risorse e riducendo contestualmente l’inquinamento».

Autobus notturni Eppure, quando il Minimetrò rimane aperto fino a tarda notte, durante i grandi eventi, i dati esprimono risultati positivi. «L’obiettivo è di far vivere il centro storico e i quartieri limitrofi agevolando l’accessibilità a tutti coloro che non vi abitano, così da garantire automaticamente un miglioramento della vivibilità, favorendo l’utilizzo del mezzo pubblico rispetto ai veicoli privati». «Partendo dal presupposto che un territorio vitale e vissuto è anche un territorio più sicuro e che per ridurre l’inquinamento, sia atmosferico che acustico, e il traffico cittadino, bisogna potenziare la mobilità alternativa», la richiesta del consigliere è che l’amministrazione attivi una sperimentazione del servizio di mobilità notturna almeno per tutti i fine settimana del periodo primaverile ed estivo, migliorando i collegamenti tra i quartieri nei quali risiedono gli studenti universitari, quelli dove sono presenti i collegi e in tutto il centro storico, integrando il percorso della circolare notturna con i capolinea del Minimetrò.

Carenza serale Da tempo, infatti, le associazioni studentesche, in primis l’Udu – sinistra universitaria e gli studenti Fuori Sede, chiedono che venga istituito un servizio gratuito di autobus notturni. Un documento, presentato due anni fa a firma di Udu e Altra Scuola, già parlava della carenza di un efficiente collegamento serale e notturno per i tanti studenti universitari che risiedono nel capoluogo umbro. Oggi, come ieri, gli studenti sono ancora a piedi.

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