Perugia: «Giù le mani dalle farmacie»

Giuseppe Mattioli (La Sinistra per Perugia): «Il piano per far fronte al buco di bilancio e alle osservazioni della Corte dei Conti è sbagliato e del tutto inadeguato»

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Giuseppe Mattioli

di Giuseppe Mattioli
de ‘La Sinistra per Perugia’

La Sinistra per Perugia esprime un dissenso netto sulla eventuale decisione della Giunta comunale di Perugia di mettere in vendita, per fare cassa, le farmacie comunali.

Noi riteniamo che il piano per far fronte al buco di bilancio e alle osservazioni della Corte dei Conti, sia completamente sbagliato e del tutto inadeguato.

La proposta di vendere le quote del mini metrò, terreni e fabbricati, non risponde ad una sana amministrazione della cosa pubblica.

Inoltre, risulta del tutto incomprensibile quella di alienare un patrimonio pubblico come quello delle Farmacie comunali, che rendono un servizio diffuso sul territorio e molto apprezzato dai cittadini, solo finalizzata a risanare i conti pubblici e non a nuovi investimenti.

Si tratta, inoltre, di un servizio che produce utili al Comune, per cui andrebbe sicuramente mantenuto ed incrementato.

Quello che invece emerge dopo tre anni con chiarezza è l’incapacità di amministrare una città che sente la mancanza di un progetto complessivo di rilancio produttivo, sociale, culturale e della funzione di capoluogo della Regione.

E’ in questo settore che l’Amministrazione comunale dovrebbe concentrare tutta la sua azione, e non ricorrere alla vendita dei beni comunii che tamponerebbe solo provvisoriamente la situazione.

E’ necessario, pertanto, non rimandare più un cambio di politica rispetto al passato, a cominciare dalla gestione della città soffocata da tanti problemi.

La Sinistra per Perugia si impegna a lavorare con tutte le forze di sinistra per la costruzione di una alternativa a questa gestione del bene pubblico, che non condividiamo e riteniamo dannosa,

 

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