Perugia, Grifone d’Oro all’attore Raoul Bova

Premiata la sua attività a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto. Presente anche il sindaco di Norcia, che ha consegnato il premio insieme a Romizi

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di P.C.

Il sospiro che accompagna l’ingresso di Raoul Bova nella sala Raffaello del Brufani di Perugia fa capire subito che gran parte del pubblico è lì per ammirare l’attore, più che per applaudire l’uomo. Ma c’era da metterlo in conto e gli organizzatori dell’evento ci scherzano su.

RAOUL BOVA PARLA DEL PROGETTO – VIDEO

Raoul Bova a Perugia consegna Grifone d'Oro

La consegna del Grifone

La passerella Fin dall’inizio la corsa al selfie è la disciplina più praticata della serata. Il sindaco di Perugia Andrea Romizi e l’organizzatore del ‘Perugia Love Film Festival’ Daniele Corvi un po’ ci rimangono male (e confessano la gelosia, fra il serio e il faceto, ad inizio della cerimonia), ma al tempo stesso si godono la presenza dell’attore romano, che sfoggia i suoi quasi 46 anni lungo la passerella facendo sospirare all’unisono ragazzine, adolescenti e signore.

Dettaglio della targa

Il Grifone d’Oro Bova è testimonial della manifestazione, ma soprattutto dei progetti promossi con l’associazione ‘Io ci sono’ in favore delle città colpite dallo sciame sismico del 2016. Per questo motivo gli viene consegnato il Grifone d’Oro della città di Perugia, non solo dalle mani del sindaco Romizi ma anche di Nicola Alemanno, primo cittadino di Norcia, che così ricorda la tragedia: «Non è mai semplice quando si è chiamati a raccontare la realtà che stiamo vivendo – racconta ai limiti della commozione – ma farlo in questo contesto di amore, in un clima di festa, forse è più facile. Stiamo vivendo uno dei momenti più brutti della nostra storia per una tragedia a cui purtroppo la comunità di Norcia si è dovuta abituare. È la terza volta in meno di 40 anni che dobbiamo confrontarci con una ricostruzione».

Applausi per Bova

Saluti istituzionali Perugia celebra il cinema, «ma soprattutto celebra l’amore, che vuol dire anche sofferenza. E oggi celebriamo anche il gesto d’amore di Raoul Bova nei confronti dell’Umbria», dice Corvi, mentre il sindaco Romizi sottolinea «lo spirito di fratellanza umbra che si è fatto sentire dopo il terremoto. Al di là delle istituzioni e dei canali più ortodossi, è il popolo umbro che si è mosso nei giorni immediatamente successivi alla tragedia. È importante però che vi siano delle bandiere, dei volti e Raoul Bova, che si è dimostrato una persona speciale, è uno di questi». Nelle ore precedenti l’onorevole Adriana Galgano, presente in prima fila, aveva reso pubblico il suo pensiero in merito: «Bova ha dichiarato di essere orgoglioso di essere italiano. Ebbene, noi siamo orgogliosi di avere connazionali come lui, che dimostrano con l’impegno in prima persona e la generosità di avere a cuore questo Paese».

Raoul Bova a Perugia

Selfie generale

La promessa Dopo il terremoto, Raoul Bova è andato a parlare con i sindaci dei comuni colpiti per fare qualcosa, dare una mano: «I gesti, piccoli o grandi che siano, sono importanti. Ogni volta che, nella mia vita, ho avuto qualcuno che mi hanno aiutato – racconta – mi è sembrato di avere accanto degli ‘angeli’, che mi hanno fatto capire che non c’è solo il male a questo mondo, dandomi nuova forza per andare avanti». Insieme alla nazionale cantanti e altre associazioni, Bova si è fatto promotore di una raccolta fondi che porterà alla realizzazione di centri polivalenti nei comuni colpiti e di un cineteatro ad Amatrice. «Sono a vostra disposizione per contribuire, oggi, ma anche domani, alla rinascita dell’Umbria», conclude fra gli applausi.

Fuga dai selfie Si è poi giunti al momento della consegna del Grifone d’Oro ed è partita la corsa ai selfie, che ha costretto i bodyguard a riparare nelle stanze riservate, scortando l’attore fino al ristorante dove era atteso per la cena, a pochi passi dal palco di piazza IV novembre dove si stava svolgendo il concerto del primo maggio e dove in molti aspettavano una sua comparsata improvvisa, che però – ci dicono – non è mai stata in programma.

Pietro Innocenzi Grifone d'Oro

Grifone a Pietro Innocenzi

La ‘carrambata’ Durante la serata c’è stata anche una sorpresa per Raoul Bova. È intervenuto Pietro Innocenzi, uno dei produttori di ‘Palermo-Milano, solo andata’, film di culto degli anni novanta, che segnò una svolta nella carriera dell’attore romano, fino ad allora un po’ costretto nel ruolo del ‘bello’ e che invece – come ha ricordato lo stesso Innocenzi – proprio grazie a quel film acquistò prestigio internazionale e si avviò alla carriera scintillante che poi ha avuto.

Il programma Il Perugia Love Film Festival, dedicato interamente all’amore in tutte le sue sfaccettature, omaggerà il cinema nazionale ed internazionale con proiezioni gratuite aperte ai cittadini e ai turisti. Si comincia martedì con la serata dedicata alla Juventus, si finisce domenica sera con la premiazione dei vincitori e la proiezione di ‘Veloce come il vento’, pluripremiato ai David di Donatello, con la presenza del regista Matteo Rovere (madrina della serata Elisabetta Pellini). Da segnalare la serata di sabato 6 maggio, dedicata a Nino Manfredi, con il documentario realizzato dal figlio Luca, che sarà presente a Perugia con l’attore Elio Germano, protagonista del film.

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