Perugia, i Radicali: «Qui governa Sipa?»

Protesta davanti a palazzo dei Priori dopo che l’azienda che gestisce i parcheggi ha impedito la raccolta firme al mercato: «Romizi spieghi»

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La lettera, via posta certificata, è arrivata nella casella del primo cittadino lo scorso 30 giugno. Nessuna risposta, per questo i Radicali Perugia, lunedì pomeriggio, si sono fatti trovare sotto palazzo dei Priori, già prima dell’inizio del consiglio comunale. #Romizirispondi è scritto sui cartelli indossati per spiegare le ragioni della manifestazione. «Finché il sindaco non ci avrà risposto noi non abbandoneremo la protesta», raccontano.  

Con il vicesindaco Barelli

La vicenda Nelle scorse settimane i Radicali hanno avviato una raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare nell’ambito della campagna ‘Ero straniero – l’umanità che fa bene’. Però qualcosa si è messo di traverso e il gruppo si è visto negare l’autorizzazione ufficiale alla raccolta firme presso il mercato di Pian di Massiano, a Perugia. «Ci siamo rivolti agli uffici del comune – spiega Michele Guaitini – e al capo della polizia municipale Nicoletta Caponi. Ci hanno detto di rivolgerci agli uffici della Sipa e ci siamo sentiti dire che per la ‘policy aziendale’ si autorizzava solo un banchetto informativo e non una raccolta firme».

MICHELE GUAITINI: «VOGLIAMO RISPOSTE»

Il potere di Sipa «Da quando – si chiedono i Radicali – il comune di Perugia ha delegato la gestione dell’occupazione del suolo pubblico alla concessionaria dei parcheggi e permette che questa apponga il suo diniego all’attività di raccolta firme?» Tanto più, proseguono i Radicali, che qualche altra forza politica, nel tempo, è stata autorizzata, mentre noi no. Una forma quanto mai lesiva dei diritti, costituzionalmente garantiti, secondo i Radicali, su cui il sindaco deve fare immediata chiarezza dal momento che le procedure per raccogliere le firme sono già di per sé complesse e difficoltose «ma a Perugia la situazione sta diventando sempre più problematica».

I Radicali con i considglieri Pd Bori e Bistocchi

Agibilità politica «Abbiamo scritto al sindaco ormai quasi un mese fa – proseguono i rappresentanti – ma non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta. Il sindaco non ha nulla di dire di fronte a questa negazione dei diritti politici?». Intanto, da palazzo dei Priori, sia il vicesindaco Urbano Barelli che l’assessore Emanuele Prisco promettono si occuperanno della questione. In attesa di risposte, però, la protesta è entrata in aula e promette di non abbandonarla almeno fino a quando l’interrogazione, promossa a riguardo dai consiglieri Bori e Bistocchi del Pd, non sarà discussa.

 

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