Perugia, il Pd chiede trasparenza su Ikea

Dieci domande al sindaco Andrea Romizi con la richiesta di un ‘consiglio grande’ a Ponte San Giovanni

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di G.N.

«La comprensione costruisce i ponti»: lo ha detto giovedì mattina il segretario del Pd di Perugia, Paolo Polinori riferendosi, in particolare, al progetto Ikea su cui «non c’è molta conoscenza» e per questo il Pd reclama «chiarezza e trasparenza».

Dieci domande al sindaco

In una conferenza stampa nella sede del partito, a Perugia, il segretario, insieme al responsabile organizzazione Vincenzo Scorza, ha presentato le ‘primarie delle idee’: una serie di questionari rivolti ai cittadini. In uno di questi, già diffuso su una parte del territorio, vengono riportate le dieci domande rivolte al sindaco Andrea Romizi su Ikea, in cui viene riproposto un consiglio grande, ma anche richieste di chiarimenti sulla viabilità e stanziamenti, sull’impegno di Anas, sulla stima dei flussi di traffico («sono previsti 9 milioni di visitatori, 25 mila persone in media al giorno»), sui disagi per i lavoratori, sulla qualità dell’aria, sull’impatto ambientale, sul piano commerciale, sull’ampliamento ‘spropositato’, sui posti di lavoro reali o presunti.

«Serve maggiore consapevolezza»

Polinori ha ricordato che «si tratta di tematiche decisive che avranno un impatto molto forte non solo sulla realtà economica, ma anche sulla vita e sulla qualità della vita di migliaia di cittadini. L’obiettivo è duplice: da un lato, avere risposte pubbliche da parte del sindaco; dall’altra, consentire a tutti i cittadini di poter assumere una posizione consapevole sul progetto».

Il Pd «vuole ascoltare i sogni della gente»

Polinori ha aggiunto che «partecipazione, ascolto e responsabilità politica sono i tre pilastri del partito. Intendiamo ascoltare le necessità delle persone, i loro sogni. Abbiamo stampato circa mille questionari e andremo sui territori, dopo Ponte San Giovanni, anche a San Sisto, San Marco, San Martino in Colle e in Campo». Per Polinori «non è sufficiente interloquire con un paio di associazioni per affermare il principio della partecipazione. Occorre ripensare il rapporto fra cittadinanza e istituzione pubblica, perché spesso le scelte sono calate dall’alto. Lo dimostra l’indagine che abbiamo svolto in alcuni mercati della città, dalla quale emerge che molti cittadini non sono consapevoli di quanto sta accadendo». Polinori lancia l’appello di «ripartire dai diritti di tutti i cittadini per un nuovo protagonismo politico della città».

Il Pd day

Domenica prossima sarà il grande giorno delle primarie e decisiva sarà la partecipazione. «L’ultima volta, a votare andarono in 1.900 (12.500 in tutta l’Umbria). Per domenica abbiamo allestito 30 seggi, ma – si smarca – non faccio alcun pronostico».

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