Perugia, il tradimento: Nesta va al Frosinone

Nei giorni di Sarri alla Juventus e dell’addio di Totti alla Roma, arriva un’altra notizia: l’ex tecnico del Grifo si siede sulla panchina dei rivali ciociari

Condividi questo articolo su

Non siamo ai livelli del ‘triplo salto carpiato’ di Maurizio Sarri (altro ex grifone) che va alla Juventus dopo essere stato al Napoli un paladino di antijuventinità; nemmeno ai livelli di tragedia popolare per Francesco Totti che lascia la Roma; eppure vedere Alessandro Nesta firmare per il Frosinone meno di un mese dopo il suo addio al Perugia fa un certo effetto. Come noto, fra grifoni e ciociari c’è una accesa rivalità, acuita dagli scontri decisivi degli ultimi anni.

L’annuncio

La notizia, nell’aria da qualche giorno, è stata ufficializzata dalla società ciociara: «Il Frosinone Calcio comunica di aver affidato la guida tecnica della prima squadra ad Alessandro Nesta. Il nuovo allenatore giallazzurro ha firmato un contratto biennale e verrà presentato ufficialmente mercoledì 19 giugno, alle ore 11.30, presso la sala stampa dello stadio Benito Stirpe».

Perché non è rimasto

I motivi dell’addio di Nesta al Perugia sono abbastanza noti: il tecnico non è stato convinto dal mercato di gennaio, in cui aveva chiesto alcune pedine che non sono arrivate. Note e mai nascoste, inoltre, le sue perplessità sullo stato dei campi di allenamento e sullo stesso terreno di gioco del Curi, poco adatto a giocare palla a terra. Certo, si immaginava comunque che il tecnico potesse avere offerte anche dalla serie A e per questo fosse orientato a temporeggiare col Perugia, in quell’interminabile e stucchevole tira e molla primaverile. Poi l’eliminazione ai playoff contro il Verona, la cena di fine anno e l’addio. Era il 21 maggio. Il 17 giugno arriva l’ufficialità del suo accordo col Frosinone. 

Opinioni contrastanti fra i tifosi

In tanti ci sono rimasti male; non tanto per il valore intrinseco del professionista (spesso contestato durante la stagione, in particolare per la gestione della fase difensiva) quanto per il fatto di aver rifiutato di proseguire il rapporto professionale con il Perugia, che – certo – non gli offriva la luna ma comunque aveva avuto fiducia in lui, di fatto un novizio delle panchine, fra l’altro dopo aver fatto penare per mesi, con i suoi tentennamenti, dirigenti, opinione pubblica e tifosi. Infine, come ciliegina sulla torta, la scoperta che non c’era alcuna società di serie A a corteggiarlo (almeno non con vigore) e che lui abbia scelto proprio il Frosinone, con cui i rapporti sono sempre stati tesi. Ora c’è curiosità per capire come sarà accordo in occasione del suo ritorno al Curi.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli