Perugia, il XX Giugno ricorda Antonio Brizi

Le celebrazioni entrano nel vivo. Intitolato il largo antistante il monumento di Borgobello al console della Repubblica romana

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Entrano nel vivo le celebrazioni a Perugia per il XX Giugno. Lunedì mattina, infatti, c’è stata la cerimonia di intitolazione ad Antonio Brizi del largo antistante al monumento al XX Giugno, ai Giardini del Frontone.

La targa in onore di Antonio Brizi

La cerimonia Alla cerimonia hanno partecipato il Sindaco Andrea Romizi, l’assessore alla cultura Teresa Severini, e la professoressa Claudia Minciotti, docente presso l’Università degli Studi di Perugia, l’assessore Dramane Wagué in qualità anche di presidente della commissione Toponomastica, altri membri del consiglio comunale e rappresentanti delle forze dell’ordine. «Conoscere questa pagina della storia di Perugia, che è tra le meno note –ha detto il Sindaco- è importante. Per questo auspico che l’intitolazione di oggi serva anche a recuperare alla memoria collettiva quel pezzo di storia della città».

Antonio Brizi Un ringraziamento particolare alla commissione Toponomastica per aver approvato l’intitolazione è arrivato dall’assessore Severini, che ha ricordato l’importanza di Brizi nell’ambito culturale, politico e sociale della città, definendo quello di oggi «un riconoscimento tardivo». Il perugino Antonio Brizi, come ha ricordato la professoressa Minciotti, fu notaio, avvocato, studioso di letteratura e di storia, protagonista di numerose colonie accademiche.

Il monumento al XX Giugno

La storia Partecipò attivamente con ruoli di primo piano alle vicende storiche perugine e romane negli anni 1796-1799. Nel giugno 1796 fu nominato commissario per la custodia dei confini della provincia di Perugia e dell’Umbria. Nel 1798 entrò a far parte dell’amministrazione centrale di Perugia e fu inviato a Roma come delegato e rappresentante della città. All’interno dell’assemblea, grazie anche alla sua formazione giuridica, continuò ad occuparsi della definizione dei confini del dipartimento del Trasimeno e, in contatto con il Mariotti, seguì direttamente il tormentato cammino dell’Università perugina. Assunse poi l’alta carica di console che mantenne fino alla caduta della Repubblica. Nel 1801 ritornò a Perugia, riprendendo l’esercizio della professione legale e, dal 1805 al 1809 tenne la cattedra di istituzioni civili nell’Università di Perugia.

La professoressa Minciotti e il sindaco Romizi

Martedì 20 giugno In programma per martedì 20 giugno, per ricordare lo stesso giorno del 1859, in cui le truppe pontificie uccisero i cittadini che si erano ribellati al dominio del Papa, ma anche il 20 giugno 1944, quando le truppe alleate entrarono in città dalla Porta San Pietro, per la liberazione di Perugia, un ricco programma di attività e appuntamenti, che sono già partiti nei giorni scorsi e che proseguiranno fino al 7 luglio. La giornata, come da tradizione, si aprirà con le consuete deposizioni delle corone: alle ore 10,00 al monumento ai Caduti e alla lapide che ricorda i patrioti fucilati al poligono di tiro di borgo XX Giugno, alle 10,45 al civico cimitero e alle 11,30 in piazza Braccio Fortebracci alla lapide che ricorda i caduti di tutti i genocidi, per concludersi con l’iscrizione all’Albo d’Oro, alle ore 12,00 alla Sala dei Notari. 

Albo d’oro Iscrizione, quest’anno, costellata di polemiche visto che, per veti incrociati e segreti, sono state bocciate le candidature del professor Alberto Grohmann, del noto chirurgo Giovanni Natalini oltre che quella dell’Avis che raccoglie ormai, da quasi cinquant’anni, circa 6 mila donatori di sangue. Una brutta figura davanti all’intera città, quella del consiglio comunale che, martedì, renderà omaggio solo allo sportivo Roberto Baciocchi, l’unico su cui sono confluiti i voti necessari per l’elezione all’Albo d’oro, celebrando un ‘XX Giugno dimezzato’, come lo ha definito il consigliere del Pd Tommaso Bori.

La targa

Il documentario Nel pomeriggio di martedì, a partire dalle 15,00, la sala della Vaccara di Palazzo dei Priori ospiterà la proiezione di ‘XX Giugno 1859’, filmato che ripercorre la storia cittadina dal 1500 fino ai moti del 1800, per la regia di Gino Goti, testi di Guidobaldo Angeletti, immagini di Alessio Goti Fulvio Foglia, produzione Astravideo. alle 21,30 a piazza Vittorio Veneto a Fontivegge, ci sarà invece l’inaugurazione della nuova illuminazione della fontana, oltre che delle fontane di Piazza Italia, che saranno accese in contemporanea. «Il 20 Giugno è una giornata importante per la città –l’ha definita lo stesso Sindaco Romizi- che trasmette ancora oggi profondi valori, grazie alle gesta, ancora vive, dei tanti ragazzi di ieri che hanno creduto nei loro ideali. E che, ancora oggi, fanno comprendere quanto, ogni giorno, sia importante l’impegno civile di ognuno di noi».

 

La cerimonia

La memoria Una sconfitta, quella del 20 giugno 1859 che si trasformò in una importante vittoria per l’Italia e fece guadagnare alla ‘Città del XX Giugno’ la medaglia d’oro al Risorgimento da appendere al gonfalone. «Una giornata della quale furono protagonisti i popolani perugini. È a loro che è dedicato il monumento al XX Giungo ed è tra loro che vi furono morti e feriti. Tra questi anche il popolano di San Feliciano Filippo Gasperi, il più dimenticato e che noi vogliamo ricordare ai perugini affinché se ne recuperi il ricordo».

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