Perugia in emergenza contro la Pro Vercelli

Fazzi, Nicastro e Monaco si aggiungono ai lungodegenti Volta e Di Carmine. Grifo a ranghi ridotti in Piemonte

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Non ci voleva. Forse solo nell’incredibile mese di dicembre, c’era stata una sequenza così fitta di infortuni tutti insieme. L’infermeria di Pian di Massiano è piena e sul pullman per Vercelli c’erano tanti posti vuoti giovedì. La squadra – come la settimana scorsa prima della gara col Novara – è partita in anticipo.

Situazione infortunati Giovedì, nell’ultima seduta di allenamento prima di partire per il Piemonte, Fazzi si è fatto male alla caviglia destra: trauma contusivo-distorsivo dice il referto. Il giocatore ha già iniziato il trattamento specifico e non sarà della partita. Affaticamento al quadricipite della coscia sinistra per Nicastro, che ha lavorato in palestra: tempi di recupero da valutare, ma anche lui si aggiunge alla lista degli indisponibili con Monaco (lombalgia), Volta e Di Carmine. Uomini contati quindi per mister Bucchi.

L’elenco dei convocati Brignoli, Elezaj; Belmonte, Del Prete, Di Chiara, Dossena, Mancini; Acampora, Brighi, Dezi, Gnahorè, Ricci; Di Nolfo, Forte, Mustacchio, Terrani, Guberti.

Stesso arbitro dell’andata Pro Vercelli-Perugia sarà diretta dallo stesso arbitro dell’andata: Marco Mainardi della sezione di Bergamo. In carriera Mainardi ha diretto una sola gara del Perugia, proprio quella. Sarà coadiuvato dagli assistenti Soricaro e Sechi; quarto uomo Annaloro.

Statistiche e curiosità La Pro Vercelli è in serie positiva da 12 giornate (5 vittorie e 7 pareggi). Striscia record in questo campionato di B (eguagliata dalla Spal). L’ultima sconfitta risale al 18 febbraio scorso, proprio in casa, quando il Benevento espugnò 1-0 il ‘Silvio Piola’. Record anche per i gol dei ‘subentrati’: 11 dei 32 gol totali sono arrivati dalla panchina per i bianchi piemontesi. La Pro Vercelli è però anche la squadra che ha segnato il minor numero di gol nel girone di ritorno: appena 12, come il Latina. Secondo confronto, dopo quello dell’andata, per Bucchi e Longo, amici dai tempi di Cagliari.

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