Perugia, la formazione contro il bullismo

Presentato in Prefettura il ciclo di incontri per insegnanti e studenti frutto di un protocollo d’intesa fra le istituzioni

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Corsi di formazione per insegnanti di ogni ordine e grado per consentire a chi lavora nel mondo della scuola di avere gli strumenti per prevenire ed eventualmente affrontare casi di bullismo e cyberbullismo fra compagni. Questo l’obiettivo del progetto presentato nella mattinata di mercoledì presso la Prefettura di Perugia.

Un momento dell’incontro

Il protocollo a febbraio L’iniziativa si inserisce nel quadro delle iniziative avviate in attuazione del protocollo d’intesa per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni del bullismo e delle devianze giovanili, stipulato lo scorso 7 febbraio tra Prefettura, Regione, Comune di Perugia, questura, Ufficio scolastico regionale, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Comitato regionale per le comunicazioni dell’Umbria, Comando provinciale carabinieri, Comando provinciale guardia di Finanza, Usl Umbria 1 e le associazioni ‘Basta il cuore’ e ‘Contrajus’.

Formazione in classe Il progetto, che si strutturerà in un articolato percorso teorico pratico volto a far conoscere agli studenti in particolare le modalità di un corretto utilizzo delle nuove tecnologie nonché la legislazione vigente in materia, è stato elaborato da un gruppo di lavoro operante all’interno del tavolo di coordinamento istituito a seguito della sottoscrizione del protocollo.

L’ASSESSORE REGIONALE BARTOLINI: «BULLISMO, FENOMENO PREOCCUPANTE» – IL VIDEO

Diritti e doveri del cittadino digitale «Si sta diffondendo il concetto di cittadino digitale come portatore di diritti – ha detto l’assessore regionale Antonio Bartolini a margine dell’incontro – ma vorrei ricordare che nel concetto di cittadinanza, e quindi anche di cittadinanza digitale, ci sono anche i doveri, i doveri ‘digitali’ e anche i doveri classici, quelli di ogni cittadino, ivi compreso quello del rispetto reciproco».

Serve osservatorio Sul cyberbullismo non esistono ancora dati, manca un osservatorio nazionale sugli abusi digitali, ma – è emerso nell’incontro – ogni dirigente solastico in media si trova a dover fronteggiare uno o due casi di abusi simili ogni settimana. Ovviamente è un dato che comprende vari tipi di bullismo e di varia gravità, ma è comunque un dato preoccupante. Ecco perché emerge la necessità che gli insegnanti abbiano strumenti adeguati per fronteggiare il fenomeno. E dall’ufficio scolastico arriva l’invito a non sottovalutare i segnali delle vittime.

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