Sequestro di un’unità immobiliare da 150 metri quadrati e del relativo terreno a destinazione urbanistica da 3.580 metri quadrati, in località Colombella a Perugia. Valore complessivo 400 mila euro circa: la confisca di beni è avvenuta nei confronti di un 37enne pluripregiudicato dopo che nelle prime ore di giovedì sono scattate le misure di prevenzione legate al Testo unico antimafia. Ad eseguirla polizia di Stato e Guardia di finanza.
C’è anche obbligo di soggiorno per tre anni
La proposta di applicazione – arrivata al tribunale di Perugia – della normativa antimafia è arrivata dal questore Giuseppe Bisogno dopo gli accertamenti delle Fiamme Gialle: l’operazione è stata condotta in collaborazione tra la divisione anticrimine della questura – coadiuvata dal reparto prevenzione crimine Umbria – e il Gico, il Gruppo investigativo criminalità organizzata del nucleo di polizia economico-finanziaria. I beni saranno assegnati all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione di beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata per il successivo riutilizzo tramite l’assegnazione alle forze dell’ordine.
La carriera
Il 37enne nel corso del tempo ha collezionato denunce ed arresti per reati contro il patrimonio, ma è soprattutto grazie all’indagine ‘Cassaforte’ del 2010 che è stato possibile delineare l’elevata pericolosità sociale dell’uomo: fu tratto in arresto quale promotore ed organizzatore, insieme al fratello, di un’organizzazione finalizzata alla commissione di furti in abitazione. Quindi la ricostruzione economica, reddituale e patrimoniale dell’uomo e del suo nucleo familiare: individuata una sperequazione ciò che dichiarava, l’attività economica svolta ed il patrimonio immobiliare acquisito, ritenuto di ingiustificata provenienza.
