Perugia, mistero Han: dà forfait alla DS

A Milano per partecipare a La Domenica Sportiva, resta in albergo. Santopadre: «Solo emozione». Irritazione in Rai: vuota la sua sedia in studio

Condividi questo articolo su

La puntata era tematica: i gol. Quelli di serie A – tanti – e anche quelli di serie B. Ospiti in studio, oltre ai consueti opinionisti, Fabio Quagliarella (in rappresentanza dei bomber di A) e Han Kwang-Song, il gioiellino nordcoreano del Perugia, capolista in serie B. Almeno così era stato annunciato.

LA PUNTATA DELLA DOMENICA SPORTIVA – LINK

Domenica Sportiva Han Santopadre Facchetti

La sedia vuota accanto a Santopadre

La sedia vuota Accanto a Massimiliano Santopadre, presidente del Grifo e anch’egli invitato negli studi di corso Sempione, c’era però una sedia vuota. Lo si scopre subito dopo la bella introduzione di Gianfelice Facchetti, figlio del leggendario capitano dell’Inter di Herrera, che fa l’attore e introduce con un monologo l’ospite. Ospite che stavolta non c’è. Lo annuncia Giorgia Cardinaletti, che presenta questa edizione dello storico programma Rai insieme a Riccardo Cucchi e Marco Tardelli. Il primo riferimento è proprio alla sedia vuota. Strategicamente tenuta in bella vista.

I pensieri maliziosi E così vengono subito alla mente tutte le voci sulla sua presunta scarsa libertà di manovra, sulle censure del regime di Kim Jong-un (in questi mesi presente sui media per ben altri motivi) ai lavoratori che si trovano all’estero, ai quali, secondo un rapporto di una organizzazione umanitaria, verrebbe persino trattenuta parte dello stipendio. Della questione è stato interessato anche il governo italiano, con una interrogazione a risposta scritta, di cui si è occupato il sottosegretario Benedetto Della Vedova.

TUTTI I MISTERI ATTORNO AI NORDCOREANI

La vita social di Han Occorre specificare che, vedendo (abbastanza) da vicino la vita di Han a Perugia, tutte queste limitazioni non si percepiscono. Il ragazzo è seguito da vicino solo dal suo agente Riccardo Stemperini e dal suo scopritore Alessandro Dominici, che per lui sono una seconda famiglia. Nessun agente segreto nordcoreano che lo tenga sotto controllo, tanto per capirci. E anche i suoi rapporti con i mass media sono abbastanza normali: Han ha fatto una conferenza stampa come tutti i nuovi acquisti, concede interviste nel post partita, addirittura ha un profilo social, su cui posta le foto con i compagni: un suo video goliardico ha fatto il boom di visualizzazioni, diventando virale fra i tifosi. Insomma, niente che lasci immaginare la longa manus di una dittatura che lo tenga sotto controllo.

Han Kwang-Song (foto Settonce)

LA DEDICA DEL GOL A STEMPERINI IN TRIBUNA, LE PAROLE DEL PROCURATORE

L’irritazione in Rai Legittimo però fare subito questa associazione mentale. Ed è successo anche negli studi Rai, dove l’irritazione era palpabile. Perché – inutile prenderci in giro – l’invito è arrivato alla società, vero, ma la Rai voleva soprattutto Han, per il suo exploit sportivo ma anche per la dirompente forza mediatica della sua storia: primo calciatore della Corea del Nord a debuttare e segnare in Italia (lo scorso anno in A col Cagliari) ed ora protagonista fra i cadetti di un avvio spettacolare. E quella sedia vuota ben visibile in studio stava proprio a sottolineare tale irritazione.

La spiegazione del presidente Imbarazzato Santopadre: «È un ragazzo straniero, che ancora capisce molto poco la lingua italiana, a cui non piace essere esposto mediaticamente – spiega alla Cardinaletti che gli chiedeva conto di questa assenza – a poche ore dalla trasmissione mi ha chiesto di non venire. L’ho visto in quelle condizioni e non me la sono sentita di portarlo». Riccardo Cucchi è giornalista esperto, non solo un abile radiocronista, per cui incalza il presidente: «Io sono malizioso, c’entra qualcosa il fatto che il ragazzo sia nordcoreano?». «So quello che sta pensando – risponde Santopadre – e le posso assicurare che non c’entra nulla. È un ragazzo di 18 anni, bravo in campo, non altrettanto bravo a livello mediatico. A noi interessa poco questo. Abbiamo preferito accontentarlo e preservarlo, dandogli un pochino di tempo, con la speranza che capisca che in Italia il mestiere di calciatore passa anche attraverso queste cose».

Tardelli rincara la dose «Noi siamo tutti molto contenti che il Perugia ritorni ai fasti di un tempo però bisogna insegnare a questo ragazzo che deve venire a parlare perché i tifosi lo vogliono», aggiunge Tardelli, il più deluso di tutti in studio, che poi butta lì la frase più abusata nei salotti televisivi: «Fa male al calcio». Come se il mondo del pallone possa in qualche modo essere penalizzato dalla mancata partecipazione di Han alla Domenica Sportiva.

Il presidente Santopadre

«Se ce lo diceva prima…» Cardinaletti e Cucchi insistono. Santopadre abbozza: «È soltanto un ragazzo molto sensibile. Se questo suo desiderio ce lo avesse fatto capire prima, magari non avremmo dato la conferma della partecipazione – mastica amaro il presidente, consapevole della brutta figura – ma sono venuto io, faccio le sue veci, penso che alla fine capirà con il tempo che comunque è importante un’altra parte del suo mestiere, che è quella di parlare, di rendersi pubblico, di farsi conoscere all’Italia anche non calcistica. Per il momento accontentiamoci di quello che sta facendo in campo e anche fuori dal campo». Insomma, la promessa – implicita – è di farsi perdonare più in là, concedendo il giocatore in un’altra puntata. Facchetti chiude con una battuta: «L’Han che verrà».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli