Perugia, ore violente: botte e coltellate

Accoltellamento in zona stazione, aggressione con offese razziste in pieno centro contro due ragazzi cinesi. Indaga la polizia di Stato

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Siamo solo al sabato ma si può già parlare di fine settimana difficile sul fronte della pubblica sicurezza a Perugia. Due episodi gravi venerdì sera nel capoluogo: un accoltellamento alla stazione e un’aggressione a sfondo razzista in pieno centro.

L’accoltellamento In via Cortonese, zona Fontivegge, un giovane straniero ha chiamato l’ambulanza denunciando di essere stato aggredito a coltellate. Ignote al momento le ragioni alla base del violento episodio. Trasportato al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia, gli sono state curate ferite all’addome e al fianco: per lui dieci giorni di prognosi. Sul fatto indaga la questura di Perugia.

L’aggressione Meno grave dal punto di vista delle conseguenze fisiche, ma più grave per il suo significato, l’episodio accaduto in centro a Perugia: due ragazzi cinesi (24 e 28 anni) – come riportato da La Nazione – sono stati aggrediti proprio per la loro nazionalità: prima le offese a sfondo razziale, poi le botte con colpi alla testa e al torace. E infine le minacce: «Non passate più di qua». I due, sotto shock, hanno sporto denuncia alla polizia di Stato.

Lo sdegno della Marini Così la presidente della Regione Catiuscia Marini sull’episodio che ha coinvolto i due giovani di nazionalità cinese: «Si tratta di un fatto gravissimo e sarà mia cura scrivere una lettera di scuse all’ambasciatore cinese a Roma, sottolineando che la comunità umbra, da sempre caratterizzata da spirito di accoglienza e solidarietà, intende prendere distanza da quanto accaduto, anche alla luce del fatto che Perugia, da decenni, ospita un grande numero di studenti cinesi iscritti ai corsi dell’Università per stranieri. Ci tengo a ricordare – aggiunge la Marini – che la comunità cinese presente in Umbria si caratterizza per il pieno rispetto e la fattiva laboriosità riscontrabile in tutte le imprese in cui opera e nel tessuto sociale in cui i cinesi vivono. Un motivo in più questo, per prendere le distanze dall’episodio avvenuto a Perugia, messo in atto da alcuni ragazzi italiani e figlio, probabilmente, del clima di intolleranza che non rappresenta in nessun modo il sentimento e lo spirito che anima la comunità perugina e umbra».

Il Comune A seguito dell’episodio, l’amministrazione comunale di Perugia esprime «preoccupazione e rammarico per quanto accaduto. La nostra è una città accogliente in cui la comunità cinese si sta integrando sempre di più e meglio. Non possiamo che condannare l’episodio e dire che Perugia non è questo. Per tale motivo monitoreremo la situazione con grande attenzione, affinché episodi del genere non si verifichino più. Il Comune prenderà contatto con i giovani aggrediti per manifestare loro la solidarietà della città e il supporto dell’amministrazione stessa».

«Siamo preoccupati» Su quest’ultimo episodio interviene il coordinamento immigrati della Cgil di Perugia: «Esprimiamo preoccupazione e indignazione per i fatti riportati a mezzo stampa dove si palesano azioni discriminatorie e violente contro ragazzi stranieri. Fatti che avvengono peraltro a pochi giorni dal 21 marzo, giornata internazionale contro le discriminazioni. Siamo preoccupati per il deterioramento del clima in una città come Perugia – scrive il coordinamento immigrati – da sempre aperta alle integrazioni e alla convivenza tra culture diverse, sia grazie alla storica esperienza dell’Università per stranieri sia per la tradizione di pace e rispetto dei popoli che la caratterizza. I nuovi cittadini di Perugia sono preoccupati per questo clima e non vogliono che la città dove hanno scelto di vivere e realizzare il loro progetto migratorio, sia attraversata da intolleranza e discriminazioni. La città e gli abitanti di Perugia non lo meritano». Il coordinamento immigrati della Cgil di Perugia chiede infine che le istituzioni tutte, «a partire dal Comune di Perugia, mettano in atto ogni azione utile contro qualsiasi forma di razzismo e discriminazione».

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