Perugia, parto in acqua «Lo consiglio a tutte»

«Nella giornata di lunedì abbiamo registrato il terzo parto in acqua del 2018, una scelta che molte mamme non prendono neppure in considerazione per via di tanti pregiudizi che possono invece essere superati». A parlare è il dottor Giorgio Epicoco, direttore della struttura di ostetricia e ginecologia del Santa Maria della Misericordia di Perugia. Il bimbo venuto alla luce, fra l’altro, è il secondogenito dell’imprenditore e influencer Mariano Di Vaio e dell’avvocatessa Eleonora Brunacci.

L’analisi «Le scelte sono tante – spiega Epicoco – ed è sorprendente come, nonostante la vasca sia attiva da anni, i casi siano sempre più rari. Un numero molto limitato di donne prende in considerazione il parto in acqua, diversamente da altri punti nascita della nostra regione. Le considerazioni dipendono da fattori clinici, culturali e soggettivi. Il parto è un evento naturale e proprio noi medici, quando ne ricorrono i presupposti, dobbiamo favorire un ritorno alla massima naturalità possibile, anche superando quelle che sono le limitazioni tipiche della cultura e della consuetudine medica, offrendo al contempo totale sicurezza in caso di complicanze del parto, il più delle volte totalmente imprevedibili».

Il punto nascita di Perugia unisce alta tecnologia e massima naturalità, con neonati in acqua, nelle stanze di Lucina ed altri estremamente prematuri e di peso vicino al mezzo chilo, frutto di gravidanze a rischio elevato provenienti da tutta la regione e non solo. Puntuale la testimonianza di Eleonora Brunacci, la compagna di Mariano Di Vaio, attraverso l’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera di Perugia: «A suggerirmi il parto in acqua – racconta – è stato il ginecologo che mi ha seguito in gravidanza, il dottor Arena. Le ostetriche che ho trovato di turno in ospedale mi hanno incoraggiata e mi sono state particolarmente vicine. È stata una esperienza bellissima, con mio marito che è stato coinvolto in questo secondo parto come nel primo. Se posso dare un consiglio, dico alle donne di considerare questa opportunità perché riceveranno un supporto psicologico importantissimo dal personale». L’imprenditore della moda e la moglie hanno voluto estendere il loro ringraziamento a tutto il personale medico e ostetrico: «Oltre alla parte assistenziale, siamo rimasti molto soddisfatti della umanizzazione e del totale rispetto della privacy».

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