Oddo ‘silenziato’: salta la conferenza stampa

Aria tesa in casa Perugia: annullata, senza spiegazioni né comunicazioni, la conferenza prepartita del tecnico in vista della partita col Pescara

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di P.C.

L’allenatore del Grifo Massimo Oddo non terrà la consueta conferenza stampa alla vigilia di Perugia-Pescara, in programma domenica sera al Curi.

L’assenza di comunicazione è essa stessa comunicazione

Sarà stata una decisione presa all’ultimo minuto visto che nessuno si è degnato di avvertire i giornalisti, che lo hanno ‘intuito’ nel corso della mattinata, visto che non arrivava l’orario della conferenza. E come si insegna nei manuali di comunicazione, anche il fatto di non comunicare una notizia è una forma di comunicazione e dice molto sull’aria che si respira a Pian di Massiano. Silente l’ufficio stampa sulle motivazioni. In questi casi o si indice ufficialmente un silenzio stampa oppure si giustifica la decisione con motivazioni logistiche o organizzative o con la scelta di stare concentrati. Invece: silenzio. Rumorosissimo silenzio. Perché – lo sanno tutti – quando non si spiega una cosa (magari pure con una bugia) si dà adito a qualsiasi interpretazione…

Il perché? Non si sa ma si intuisce

E allora come non pensare all’ultima conferenza prepartita, nella quale Oddo – a torto o a ragione – osò contraddire la linea societaria esplicitata da Roberto Goretti («se non si va in A sarà un fallimento»). Dichiarazioni che fecero rumore, in un fiume di parole nel quale l’allenatore accennò a un concetto che sarebbe poi stato meglio esplicitato nella conferenza successiva, dopo la brutta e meritata sconfitta col Pordenone, quando il tecnico fece riferimento alla scarsa esperienza della rosa, accusando, ancora una volta (a torto o a ragione, quello è un altro discorso), il direttore dell’area tecnica, non tanto per il lavoro svolto (da tutti giudicato ottimo ad agosto), quanto per la correlazione fra rosa allestita e obiettivo da raggiungere. Oddo parlò di squadra inesperta e non pronta a certi obiettivi, prendendosela ancora una volta un po’ con la società e un po’ con il gruppo, in cui alcuni elementi stanno rendendo al di sotto delle aspettative.

Intanto Goretti vola in Serbia

Consapevole delle esigenze difensive, dopo l’infortunio di Angella e dopo aver constatato che Sgarbi non è quello dello scorso anno, e forse anche per non dare più alibi al tecnico che ne parla ad ogni intervista, Roberto Goretti è intanto volato a Belgrado (lo scrivono i giornali di questa mattina) per dare a Oddo un centrale difensivo in più. Il nome è stranoto: Slobodan Rajkovic, ex Palermo, che però continua a nicchiare, sperando in una chiamata dalla serie A. Da qui la scelta di Goretti di rompere gli indugi e mettersi in viaggio, come aveva già fatto in estate per Vicario, avvicinato nel ritiro del Cagliari. Il direttore, con chi ci ha parlato, è stato chiaro: o lui o nessuno. Ma manca ancora un mese al mercato; ben due alla fine del mercato. E certo il Grifo non può permettersi di aspettare che (non) arrivino altre offerte per poter chiudere. Anche perché, nonostante il 30enne si sia sempre allenato, gli servirebbe comunque qualche settimana perlomeno per ritrovare il ritmo partita.

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Stadio: interventi in zona prefiltraggio

Intanto al Curi sono finalmente iniziati i lavori al prefiltraggio della Curva Nord: un varco dove spesso si creano imbuti, obbligando fra l’altro i giornalisti a passare in mezzo agli ultras del Grifo, il che non sempre è raccomandabile, soprattutto quando arrivano cronisti da piazze notoriamente ‘nemiche’ di quella perugina. Anche per questo (ma non solo per questo) questore e prefetto hanno chiesto di intervenire con urgenza in quel tratto di stadio. A realizzare i lavori – fa notare Il Messaggero – l’impresa di Paolo Guastalvino, ex ‘golden boy’ biancorosso, difensore centrale che esordì nel Perugia dell’ultimo Castagner. Venerdì mattina ha salutato Diego Falcinelli, suo compagno ai tempi del Foligno.

In corso la valutazione dell’impianto

Intanto, con l’insediamento della nuova giunta regionale, la società si è già messa al lavoro per intrecciare i rapporti necessari per dirimere la questione stadio. Sono necessari interventi urgenti e il Comune – come noto – da solo non ce la fa. Dopo la proroga della convenzione, lo scorso giugno, era apparso subito chiaro (e umbriaon.it lo aveva sottolineato) che una operazione di maquillage non sarebbe bastata a rendere il Curi uno stadio all’altezza dei tempi. Serve un forte intervento strutturale. A prescindere dalla promozione in serie A, da molti indicata come decisiva nella scelta di quando e come intervenire sull’impianto, nato a metà anni Settanta, proprio in occasione della promozione della squadra nella massima serie. Intanto gli uffici comunali stanno compiendo una ‘una aggiornata stima del valore del patrimonio immobiliare pubblico’, passaggio preliminare sia per pianificare interventi sia siglare una nuova concessione a favore del Perugia. Dalla lunghezza della concessione si capirà molto sul destino del Curi.

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