Perugia, progetto bike sharing a rischio flop

Senza una proroga del ministero si rischia che l’assegnazione di una bici elettrica duri solo qualche settimana. Barelli: «Verificheremo»

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Evviva la mobilità alternativa. Anche a Perugia, con il suo sali-scendi da città medievale, è possibile fare a meno dell’auto privata e concedersi il lusso di pedalare per andare a lavoro o all’università. Soprattutto grazie alle bici a pedalata assistita.

‘Smart city’ Il comune di Perugia, con il suo progetto ‘Smart city’, ci ha creduto ormai da tempo. Uno dei cavalli di battaglia della Perugia del futuro, green e sostenibile, l’impegno dell’amministrazione e del vicesindaco  Infatti, dopo una prima sperimentazione positiva, da maggio 2014 a dicembre 2015, è stata attivata la seconda fase del progetto E-bike0, un accordo programmatico stilato tra Comune, ministero dell’Ambiente, Anci e Ducati Energia che promuove la sperimentazione di una bici ad alto rendimento e a emissioni zero. Perugia, che ha partecipato al bando, si è vista assegnare 30 biciclette nella prima fase e, ora, altrettante, per una seconda fase del progetto.

L’avviso Peccato, però, che a far le cose ‘di fretta’ ci esca il pastrocchio. Ed è forse quello che è accaduto a Perugia dove, accumulati ritardi, solo qualche settimana fa è uscito il bando per l’assegnazione delle nuove bici- richieste ormai un anno fa – che prevede un comodato d’uso per gli studenti universitari che ne facciano richiesta. C’è tempo fino al 15 settembre per presentare le domande. Ma a leggere il contratto di comodato viene fuori che la sperimentazione avrà validità fino al 13 novembre 2017. Dunque, facendo qualche rapido calcolo, coi tempi tecnici per stilare una graduatoria, nel caso in cui le domande siano superiori alle bici effettivamente a disposizione, l’assegnazione e la firma del contratto, potrebbe finire che l’assegnazione arrivi a durare appena il tempo di qualche settimana. Eppure, nell’avviso, è chiaro che la sperimentazione è rivolta agli studenti iscritti all’anno accademico 2016-2017. Il rischio è che l’anno accademico finisca prima ancora che qualcuno possa iniziare a pedalare.

Ritardi e proroghe Se il ministero ha deciso di assegnare altre 30 biciclette nel marzo del 2016 e, entro 30 giorni, il comune doveva redigere il piano d’azione per avere una copertura dei costi del 50% – come infatti è stato – com’è possibile che si sia arrivati al bando con così tanto ritardo? Dal canto suo il vicesindaco Barelli ci tiene a rassicurare che «Daremo mandato agli uffici di verificare, i tempi spesi sono stati quelli necessari per richiedere le rastrelliere, per il montaggio, che sta avvenendo in questo periodo, e per la redazione del relativo bando. Sicuramente ci sarà una proroga del servizio, intanto bisogna vedere il numero e le domande che arriveranno».

Il bando In attesa che l’amministrazione chiarisca – o chieda una proroga – per garantire 18 mesi di pedalate su e giù per la città, per partecipare all’assegnazione basta compilare il form presente sul sito del comune, dell’università e dell’Adisu. «I veicoli – si legge – saranno assegnati agli studenti, in caso di residue disponibilità a dipendenti e assegnisti dell’Università e in caso di ulteriore disponibilità a soggetti maggiorenni residenti o domiciliati nel territorio comunale». Peccato, anche qui, che non c’è modo, nella compilazione del form, di dichiarare di non essere più studenti universitari né dipendenti o assegnisti. Criticità, questa, che impedisce ad altri soggetti di poter far richiesta pertanto, se le domande saranno inferiori alle disponibilità, alcune bici potranno rimanere ferme sulla rastrelliera.

Il comodato Per i pochi ‘fortunati’ assegnatari di una bici a pedalata assistita dovranno, secondo il contratto di comodato sottoscritto con l’amministrazione, «utilizzare quotidianamente, compatibilmente con le condizioni atmosferiche, la bicicletta, almeno nel tragitto casa-università/lavoro e ritorno» mentre la polizza assicurativa coprirà il furto, qualora la bici sia ancorata a un supporto tramite lucchetto, e la responsabilità civile in caso di danni ad altre auto o incidenti. In base al numero di domande pervenute, si chiarisce nell’avviso, verrà eventualmente stilata una graduatoria in base alla distanza del luogo di residenza o domicilio dalla rastrelliera di riferimento, la proprietà di un mezzo con alimentazione esclusivamente a benzina o gas e in base alla partecipazione, o meno, alla prima fase di sperimentazione dl progetto E-Bike0.

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