Perugia, prostitute padrone delle strade

Zona stadio, Ferro di Cavallo, via Settevalli. Le forze dell’ordine spesso hanno le mani legate e le ordinanze servono a poco

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Non erano nemmeno le 21.30 di sabato sera: il sole era tramontato da qualche decina di minuti. Alle spalle dello stadio, superato il PalaEvangelisti, girando verso il Percorso Verde di Pian di Massiano ci si imbatteva in ben 11 prostitute di colore. Tutte in abiti succinti. Tutte giovanissime, a prima vista minorenni.

UN ‘GIRO’ A PIANO DI MASSIANO – IL VIDEO

Le zone del sesso Una vista che fa male al cuore. Per le ragazze e per il cosiddetto ‘pubblico decoro’. È prestissimo: a quell’ora ci sono ancora famiglie e ragazzi in giro, per l’uscita serale o perché magari si sono attardati al parco. Non va meglio poco distante. Fra Ferro di Cavallo e le zone di Olmo ed Ellera di Corciano se ne trovano numerose agli angoli delle strade. Qui però sono di pelle bianca, evidentemente dell’est. Via Settevalli è invece la zona trans, dove si parla sudameriano. Non può essere una casualità. Anzi, sembra un chiaro segnale della spartizione del territorio fra le bande che gestiscono il racket.

Armi spuntate Ricordiamo che nella maggior parte dei casi le forze dell’ordine hanno le mani legate contro il fenomeno, non essendo penalmente punibile l’esercizio della prostituzione ma solo alcune specifiche fattispecie (reclutamento, favoreggiamento, induzione, tratta di persone). Per l’adescamento ci sono sanzioni amministrative: questo il motivo per cui vengono periodicamente emesse ordinanze che prevedono multe salate. Ma questo, a quanto pare, non scoraggia né i clienti né le ragazze.

Multe salate L’ordinanza, che viene rifatta ogni anno, prevede multe da 450 euro e indica anche le strade dove è espressamente vietato «permanere a lungo nelle suddette vie ai fini della prostituzione, assumere atteggiamenti congruenti allo scopo di offrire prestazioni sessuali, indossare abiti idonei a manifestare l’intenzione di adescare al fine del meretricio e che offendano il pubblico pudore». Vietato anche far salire a bordo «uno o più soggetti come sopra identificati o con la semplice fermata al fine di contrattare la prestazione sessuale con il soggetto dedito al meretricio». Parole d’altri tempi, per il mestiere più antico del mondo.

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