«Quei resti sono di Ascanio della Corgna»

Il marchese e condottiero originario di Perugia oggetto di un approfondito studi dopo il rinvenimento di reperti all’interno della chiesa di San Francesco al Prato

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Una nuova ricognizione sui resti del marchese Ascanio della Corgna (1516-1561) ha condotto a un’attendibile identificazione delle spoglie appartenute al grande condottiero, esponente dell’antica e famosa casata.

Comune e Università

A portare a termine lo studio è stato un gruppo di medici-legali, composto da Marta Bianchi, Sara Gioia, Laura Panata, coordinati dal professor Mauro Bacci, direttore della sezione di Medicina legale dell’ Università degli studi di Perugia. La ricognizione ha portato a significativi riscontri che, prossimamente verranno illustrati nel dettaglio. Lo annuncia l’università in una nota.

La ricerca di Cialini

L’iniziativa dell’indagine, che ha coinvolto il Comune e lo stesso ateneo, è stata promossa da Gianfranco Cialini, fondatore e attuale presidente del Lions Club di Corciano intitolato proprio ad Ascanio della Corgna. Cialini, nel 2013, a seguito ricerche bibliografiche e archivistiche, ha individuato le spoglie mortali dei membri della famiglia della Corgna, contenute in nove cassette metalliche, abbandonate in un angolo nella sacrestia della chiesa di San Francesco al Prato, a Perugia.

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Le cassette ritrovate cinque anni fa

Dopo il ritrovamento delle cassette, nel 2014 fu eseguita una prima ricognizione delle spoglie, che risultò tuttavia molto sommaria e che non portò, nell’ambito dei diversi resti, neppure ad ipotizzare quali potessero appartenere al nobile Ascanio della Corgna. Lo scorso novembre, poi, le cassette furono trasportate da San Francesco al Prato al Cimitero Monumentale. Oggi arrivano i risultati delle analisi, che confermano le ricerche.

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