Perugia, Rajković: toccata e fuga

Niente da fare. Dopo le visite mediche il difensore croato sceglie di andare in Russia per soldi. Comprensibile. Così come la reazione dei tifosi: «Meglio così, non ti vogliamo»

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Qualcosa di poco chiaro c’era, si intuiva. E chi era lì, ad osservare, mentre Rajković arrivava nella sede del Perugia, lo aveva già capito: «Ma voi quando siete entrati per la prima volta nel vostro posto di lavoro eravate sempre al cellulare?». Noi no. Lui sì.

L’arrivo con Luchini

Nel Suv guidato da Renzo Luchini, che lo aveva prelevato all’aeroporto, Slobodan Rajković è stato tutto il tempo al telefono. Ed era al telefono anche al suo ingresso in sede, quando i fotografi lo hanno immortalato. Il trillo faceva capolino durante la sua chiacchierata con Goretti e anche durante le visite mediche, che sono durate più del previsto, un po’ perché interrotte dalle telefonate, un po’ perché il ragazzo tanto solido non è, visto i suoi numerosi infortuni, che portarono i giornalisti palermitani a realizzare una video collezione delle sue assenze. Roba che nemmeno lo stereotipo dell’impiegato statale che si appella alla mutua ogni duepertre.

Video: tutti gli infortuni di Rajkovic (Mediagol)

La decisione (legittima) è economica

Secondo quanto trapela in queste ore – fonte Di Marzio – il difensore croato avrebbe accettato l’offerta di una squadra russa, inevitabilmente migliore dal punto di vista economico. Per carità, ne aveva tutto il diritto: non ha mai fatto proclami di amore verso la maglia o il progetto – come fanno tanti suoi colleghi – ed è pacifico, da professionista che non ha particolari legami con la piazza, che scelga ciò che ritiene più conveniente. Ma certo, questo balletto durato mesi non è piaciuto né alla dirigenza né ai tifosi del Perugia, che infatti, ancor prima che emergessero dubbi sulla sua scelta, già mugugnavano sui social, ricordando le parole di Cosmi in conferenza stampa sulla voglia e la fame. «Se non è sicuro di voler giocare nel Perugia meglio vada via»: era il commento più dolce. E così ha fatto.

E ora?

Tutti contenti. Tranne forse Goretti, che dovrà ricominciare daccapo la ricerca di un difensore da affidare a Cosmi, considerando che pure Sierralta – altro nome caldo per la difesa – sembra abbia scelto altri lidi (Empoli). La sensazione è che contro Napoli e Chievo Cosmi debba fare di necessità virtù, affidandosi agli stessi giocatori che usava Oddo negli ultimi tempi, considerando che Angella ha recuperato in tempi di record, certo, ma non avrà ancora il ritmo partita e non sarà il caso di rischiarlo vista la fragilità muscolare evidenziata. E se davvero – come sembra – giocherà a tre di centrali difensivi ne serviranno magari pure due. Per il resto, più pronto Kouan mentre in attacco si valuterà Melchiorri (Iemmello deve scontare la squalifica in campionato) prima di decidere se lasciarlo partire (lo vogliono una mezza dozzina di squadre fra B e C).

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