Perugia, Red Zone in abbandono e all’asta

Dopo tre vendite a vuoto, la storica discoteca a maggio sarà di nuovo sul mercato ad un prezzo dimezzato: 614 mila euro

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È stato il tempio del divertimento per tanti giovani umbri (e non solo), ora è abbandonato e nessuno – per il momento – lo vuole. Lo storico Red Zone, a Perugia, chiuso ormai da quasi quattro anni – era il maggio 2015 quando le note della musica house risuonarono per l’ultima volta – si appresta ad una nuova asta, dopo tre andate deserte e il valore dell’immobile dimezzato.

La questione

Si ripartirà da una base d’asta di 614 mila euro, il prossimo 10 maggio, nell’ambito della procedura aperta – come riporta il Corriere dell’Umbria – dopo il fallimento sia della società che gestiva la discoteca che della proprietà dei locali di Casa del Diavolo, la San Martino Imprese di Costruzioni, con sede in provincia di Pordenone. È stata proprio quest’ultima a presentare l’istanza di fallimento nei confronti della prima – a Red Zone srl, appunto, con sede a Riccione -, verso la quale aveva accumulato un credito di quasi 600 mila euro, pari agli affitti non pagati.

Le tappe

La prima asta dell’immobile – sul quale gravano anche delle ipoteche – si è svolta nel febbraio di un anno fa, per un valore di base di un milione e 200 mila euro. La cifra è scesa a 960 mila euro a settembre e infine a 768 mila a dicembre. Nulla di fatto in tutte e tre le occasioni, dunque a maggio si farà un ulteriore tentativo per cercare di far tornare a nuova vita un locale che dal dicembre 1989 – tra alti e bassi – ha segnato un pezzo di storia della vita notturna umbra, ma ora mostra esteriormente tutti i segni del tempo e del degrado.

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