«Perugia regredisce, serve un progetto»

Da via Baglioni a piazza Grimana passando per la rievocazione storica e la ‘nuova Ztl’. Le critiche di Primo Tenca (Società mutuo soccorso) e Vanda Scarpelli (Cgil)

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di L.P.

E’ l’ultimo sabato mattina ‘auto-free’ in centro storico. Dal prossimo 1 aprile, infatti, entrerà in vigore in via sperimentale il nuovo orario di apertura del centro storico che equiparerà il sabato alla domenica. Le auto potranno quindi circolare dalle 7 di mattina fino alla mezzanotte da piazza Italia fino a via Baglioni salendo anche per piazza IV Novembre.

Il varco di via Masi

Accessi Ztl Ma non finisce qui. Perché nei piani di palazzo dei Priori ci sarebbe anche una seconda fase di liberalizzazione delle auto in centro. Ovvero quella che, a meno di ripensamenti, potrebbe aprire la circolazione al traffico fino a piazza Italia tutti i giorni della settimana, spostando il varco d’accesso da via Masi-viale Indipendenza fino al cuore dell’acropoli, per permettere di accompagnare qualcuno in centro o tentare la ricerca di un posto libero quando piazza Italia sarà circondata di nuove strisce blu.

Residenti L’idea non è andata giù a molti, soprattutto a quei residenti che vedono in questa apertura l’ennesimo tentativo della giunta di non salvaguardare il centro storico e cedere alle pressioni di qualche commerciante convinto che la rivitalizzazione della città passi per un aumento del traffico nelle zone monumentali. «Questa è una regressione, stiamo scivolando indietro, di anno in anno e più si va avanti più perdiamo un pezzetto della nostra civiltà» commenta laconico Primo Tenca, presidente della Società operaia di mutuo soccorso e tra i primi a criticare le nuove misure della giunta Romizi.

Cgil «Una decisione che ci lascia perplessi – è il commento di Vanda Scarpelli della Cgil – se l’obiettivo infatti è riqualificare e rivitalizzare il centro storico non è sicuramente garantendo una maggiore viabilità individuale che si può raggiungere tale obiettivo. Piuttosto a nostro parere è necessario implementare azioni, in parte alcune attivate, che garantiscano maggiore fruibilità del centro storico, sia attraverso la diminuzione del costo dei parcheggi, sia attraverso la diminuzione del costo dei biglietti dei trasporti pubblici per alcune fascia d’età e per alcune ore della giornata, sia ad esempio con l’istituzione di ulteriori navette o di ulteriori corse dei trasporti pubblici che possano facilmente e con costanza raggiungere anche dalle periferie il centro storico. Ripensare il centro storico è fondamentale per ridare al cuore dell’acropoli la fisionomia pulsante di centro aggregativo . Ma per ripopolare il centro storico sono necessarie proposte culturali ,offerte economiche attrattive e costanti iniziative che ne possano  rilanciare la fruibilità».

Primo Tenca

Primo Tenca Tra le città di provincia simili a Perugia, come Siena, Arezzo e Firenze, la zona a traffico limitato è ben più ampia di quella nostrana un po’ ovunque, con orari ancora più rigidi e permessi ben più limitati. «E invece da noi che fanno? La eliminano, progressivamente. Anziché proteggere e blindare quel tesoro contenuto nel centro storico noi diamo via libera alla sosta selvaggia, al traffico incontrollato e facciamo passare questa strategia con la scusa di una rivitalizzazione del centro.  Per me questo è un ossimoro: come si può pensare di dare nuovo impulso a una città aprendolo alle macchine anziché alle famiglie?» commenta ancora Tenca.

Via Baglioni Tutto è iniziato, secondo i residenti che venerdì hanno incontrato il sindaco e l’assessore alla mobilità Casaioli, con «quello scempio che hanno fatto in via Baglioni, creando nuovi parcheggi. Eppure Romizi in campagna elettorale aveva detto di voler riconsegnare il centro alle famiglie. Capiamo che è un momento difficile per tutti ma non è questa la strada da intraprendere. Dopo piazza Italia toglieranno posti auto agli alberghi, visto che il turismo già non naviga in buone acque non sembra un’idea vincente. E, infine, toglieranno posti anche ai residenti. Per questo abbiamo detto chiaramente al sindaco che se si prosegue su questa via noi riconsegneremo i nostri permessi da residenti».

Il Duomo invaso da furgoni e auto in sosta

Progetto comune Eppure, se all’inizio si era pensato di fare una raccolta firme o una manifestazione di protesta, da parte di Primo Tenca l’unica strada percorribile è quella di costruire un terreno di dialogo e un progetto comune. «Non possiamo solo criticare, dobbiamo pensare in modo costruttivo – dice – se pensiamo che una città sono i suoi abitanti, e non le pietre che la compongono e il commercio di pochi, si deve fare una politica che favorisca il ritorno delle famiglie. C’è un continuo apri e chiudi di attività. Pochi si azzardano a investire ancora in centro storico e allora aprire ancora di più al traffico significa pensare di risolvere un problema che, invece, non è questo».

Le panchine di piazza Grimana

Piazza Grimana e la rievocazione Andrea Romizi, che vive a Porta Sole, dovrebbe saperlo bene. E’ accaduto anche in piazza Grimana, dopo la riqualificazione della piazza, la realizzazione del lastricato e l’installazione dei vecchi lampioni, un’area da sempre pedonale, vissuta dai residenti con quelle due panchine dove un tempo c’era un’edicola, è stata trasformata in un parcheggio. E la gente? Se n’è andata. Per questo secondo Primo Tenca che il centro storico lo vive da anni bisogna guardare in un’altra direzione. «Dovevamo guardare all’Europa e al mondo, invece ci siamo fermati al 1416. Il centro storico è pieno di istituzioni importanti e storiche e devono essere valorizzate. La nostra idea è che questa finta soluzione a una crisi della città nasconda una mancanza di progettualità, una mancanza di idee e di visione su quale dovrebbe essere il posto di Perugia in Italia e nel mondo. Per questo hanno preferito un ritorno a un più confortevole e sicuro passato, con le feste di rione e le rievocazioni, anziché tentare qualcosa di innovativo. Altrimenti oggi non avremmo tre cinema su cinque vuoti, no? Oppure avremmo già trovato un progetto sul Mercato coperto, mentre procedono i lavori e ancora non si sa cosa ne verrà fuori».

Piazza IV Novembre invasa dalle auto

Giovani e locali Contro il conservatorismo dei residenti che si accaniscono contro i locali e la presenza dei giovani facendo elevare multe e sanzioni per chi tiene alta la musica, Tenca è convinto che l’unico modo per invertire questa rotta è che chi il centro lo vive per davvero tutto l’anno si riunisca attorno a un tavolo per redigere un progetto comune. «Come vogliamo il centro storico? Che idee abbiamo in mente? Lavoriamo su questo anziché minacciare raccolte firme che poi non servono a niente. E, soprattutto, impariamo dagli errori del passato. Come quando abbiamo deciso di regalare tutti i nostri parcheggi alla Sipa. Ecco, oggi che si sono mangiati tutto dobbiamo rinegoziare ogni minimo abbassamento delle tariffe e, per farlo, cediamo al ricatto di nuove strisce blu. Il Santa Giuliana? Possiamo pensare che i nostri atleti si allenino su quelle piste? Perché non risistemiamo tutto quel meraviglioso parco e, assieme a UmbriaJazz, ci spostiamo la fiera del cioccolato di Guarducci?».

La proposta di Primo Tenca, dunque, è aperta a tutti. Lavorare insieme per una nuova progettualità. «Riportare le macchine in centro a qualsiasi ora dimostrerà che è un bisogno vuoto. Se il centro non è attrattivo di suo non servirà a nulla e, a mio avviso, è una sconfitta per tutti se non riusciamo a ragionare e a creare un progetto complessivo per la città».

Calabrese La risposta dell’amministrazione comunale alle polemiche non si è fatta attendere. Questa volta a parlare è stato l’assessore alle Infrastrutture, Francesco Calabrese, che attraverso la sua pagina Facebook ha attaccato le vecchie politiche che hanno permesso l’ ‘esplosione’ dei permessi per residenti a Perugia. «Ma siamo sicuri che i residenti del centro storico – esordisce così – subiscano l’oggettiva precarietà di transito e sosta nell’area o non ne siano, piuttosto, principale causa?». L’assessore fa riferimento ad una decisione che fu assunta all’epoca dell’amministrazione del sindaco Maddoli nel 1997: «Io partecipai a quella discussione tra i banchi del Consiglio comunale, quando i permessi di transito e sosta per residenti passarono da uno a due per nucleo familiare. Una decisione demagogica, solo considerando che i posti auto disponibili nel centro storico sono circa 800, mentre i permessi di sosta per residenti sono arrivati a 2000, dopo che l’amministrazione del Sindaco Boccali è riuscita ad introdurre persino il terzo permesso per nucleo familiare. Decisioni demagogiche che hanno solo alimentato il caos. Non un solo residente in più in centro, solo tante auto in più ovunque». E ancora: «Ai cultori dei paragoni con le altre città italiane, vorrei chiedere in quali città i residenti del centro storico hanno sino a tre permessi di transito e sosta per nucleo familiare? L’esplosione delle auto in sosta garantite ai residenti, non solo ha alimentato disordine e limitato effettiva accessibilità, persino per loro, ma ha anche contribuito all’incremento degli esosi costi delle strisce blu.

Parcheggi per residenti Va recuperata e rilanciata, dunque – secondo Calabrese – una politica di stabili parcheggi per i residenti. «Rivendico ancor oggi il mio voto favorevole a quel progetto dell’epoca che destinava una parte del Turreno a parcheggio per i residenti – continua – Così come un’attenta riflessione andrà fatta sulla politica dei pilomat. Intanto perché considero discutibile che pezzi di città vengano privatizzati ad uso parcheggio di ristretti gruppi di perugini, ma poi, se da quegli 800 posti disponibili, ne andiamo a sottrarre quote da riservare nell’uso ad un gruppo limitato, rischiamo di aggravare ancor più la generale situazione. La discussione è aperta, non consente dogmi, egoismi, piccole visioni, è il centro storico della nostra Perugia».

La foto postata da Calabrese

La foto Calabrese ha postato poi su Facebook una foto scattata a Porta Sole di sabato mattina, verso le 12.30. «Ho fatto il giro e ho contato almeno trenta stalli inutilizzati – scrive – Sabato prossimo quei trenta parcheggi spero di vederli utilizzati, magari da chi deciderà di farsi un giro per il nostro magnifico centro storico».

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