Perugia, rissa politica: indagati ‘bipartisan’

A cinque persone – due militanti di Potere al Popolo e tre di CasaPound – vengono contestati i reati di lesioni e rissa. Ma l’indagine deve ancora fare piena luce

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Ci sono cinque indagati – lesioni e rissa i reati ipotizzati dalla procura di Perugia – per i fatti accaduti mercoledì sera a Ponte Felcino (Perugia) quando due attivisti di ‘Potere al Popolo’, intenti ad affiggere manifesti elettorali, sono venuti alle mani con tre militanti di CasaPound. A riportarlo è il sito web de La Repubblica. In ospedale c’è finito il 37enne Mario Pasquino, ferito con un’arma da taglio – quattro i fendenti – alla schiena ed alle gambe.

Versioni contrastanti Spetta alla questura di Perugia, ed in particolare alla Digos, ricostruire i fatti – seguiti da una manifestazione ‘antifascista’ nel pomeriggio di mercoledì in piazza IV Novembre – partendo dalle versioni, diametralmente opposte, fornite dai due attivisti di ‘Potere al Popolo’ e dai tre di CasaPound. Quest’ultimi, nella giornata di giovedì, hanno sporto denuncia sostenendo di essere stati aggrediti mentre affiggevano manifesti elettorali.

Il testimone Lo stesso hanno dichiarato i due sostenitori del movimento di sinistra. In queste ore gli inquirenti hanno ascoltato anche alcuni testimoni, in particolare una persona residente nella zona che avrebbe affermato che la zuffa si è scatenata all’arrivo sul posto dei due giovani di ‘Potere al Popolo’. Il luogo del fatto non sarebbe ‘coperto’ da telecamere di sorveglianza: una difficoltà in più per chi è chiamato ad indagare.

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