Perugia: «Ztl abolita con un buon progetto»

Dal 1 aprile via libera al traffico il sabato. Italia Nostra: «Impossibile il rilancio del centro con le auto, giocare altre carte»

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Nel giorno in cui Perugia sperimenta i nuovi orari della zona a traffico limitato, aperta oramai il sabato come la domenica, dalle sette fino a mezzanotte, qualche automobilista si blocca smarrito davanti al varco di via Masi cercando informazioni precise dal momento che il numero di telefono di riferimento non è in funzione.

Il nuovo cartello in via Masi

Telenovela E sul tema, dopo le insistenti richieste di una parte dei commercianti e residenti del centro, interviene anche la sezione perugina di Italia Nostra che giudica come artificiosa e non necessaria, del tutto evitabile quindi, la spinosa contrapposizione che si è venuta a creare davanti alla proposta di allargare le maglie della zona rossa del centro storico perugino. La vicenda, secondo l’associazione, «è l’ ennesima puntata di un’infelice e dannosissima telenovela che va avanti dal 1986» quando corso Vannucci e il centro storico di Perugia, tra i primi in Italia a essere pedonalizzati quindici anni prima, si allargò all’attuale dimensione e furono creati i parcheggi privati oggi tanto dibattuti, le scale mobili e la pedonalizzazione di alcune zone della città.

Auto in sosta in centro storico

Strumento fiscale «La Ztl sembra usata come totem o ballon d’essai su cui inchiodare l’inutile polemica, inchiodare i cittadini e la salute del centro storico. Come già detto in sedi ufficiali, lo strumento Ztl è del tutto datato, è pienamente sostituibile con progetti molto migliori e più efficaci. Infatti la Ztl negli anni è stata svuotata presso che del tutto di efficacia e al suo interno già da tempo, con inconfessato aggravio negli ultimissimi anni, vie, piazze e vicoli risultano illecitamente pieni di automobili in sosta, specie di notte quando invece i molti parcheggi, ascensori e scale mobili costruiti faticosamente nei decenni dal patrio comune potrebbero sprigionare tutto il proprio benefico potenziale in termini di quiete pubblica, decoro e serena vitalità. La Ztl è ormai solo un ennesimo strumento fiscale indiretto».

Commercio Mai i negozi dei centri storici potranno competere quanto a comodità di parcheggio coi moderni centri commerciali, ciò non toglie che i centri storici hanno altre ottime carte da giocare secondo Italia Nostra, a partire da quel mix straordinario di funzioni e servizi a portata di pochi passi come uffici pubblici, scuole e università, abitazioni, negozi e botteghe, chiese, studi professionali, cinema, teatri, musei, bar, ristoranti, pub e quindi ineguagliabili per comodità, complessità ed estetica da qualsiasi insediamento moderno.

Corso Vannucci

Progetti E se dal un lato l’associazione propone di tornare a lavorare su un progetto organico di riordino dell’acropoli che faccia perno su una rete di garage interrati, l’inviolabilità fisica delle aree pedonali, una distinzione tra flusso e sosta e l’assegnazione delle aree di parcheggio in superficie, dall’altro, la provocazione è di abolire in tal senso la ztl ma senza in alcun modo ingolfare di auto il centro storico. Ma da palazzo dei Priori, dicono, la scommessa va fatta e, per quanto possibile, si deve provare ad aiutare quei pochi commercianti rimasti che da tempo ragionano sul chiudere del tutto la propria attività.

Commercio «Aspettative di maggior commercio grazie a tale far west sono destinate ad essere deluse – conclude Italia Nostra – poiché quanto a comodità di parcheggio non è possibile che il centro storico possa eguagliare i centri commerciali; altre sono le carte da giocare da parte del centro storico come ben mostrano molte città rimaste a livello accettabile di incivilimento e pure di economia».  Per questo Italia Nostra vuole partecipare, con un proprio documento programmatico sul centro storico, alla discussione già in atto tra residenti e commercianti. Con un’unica avvertenza: «Bisogna tornare a ragionare e progettare avendo in mente scenari urbani attraenti e godibili non certo e non più deprimenti, per chi ha occhi per vedere. Avverte che specialmente l’anello viario di piazza Italia aggraverà l’offesa al flusso pedonale proveniente dalle scale mobili della Rocca Paolina su cui transita tra gli altri il 90% del turismo organizzato, che già adesso ha difficoltà a raggiungere il corso».

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