Piazza del Mercato, ferita aperta a Terni

I commercianti: «Stiamo morendo e non tanto lentamente. Venerdì 21 aprile in Comune ci dovranno dire che futuro avrà questo stabile ormai abbandonato»

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di Francesca Torricelli

«Siamo nella settimana di Pasqua e solo pochi anni fa a quest’ora avrei avuto il negozio pieno e 3-4 persone a servire. Guardami oggi, sono qui da solo a chiacchierare con te. Stiamo morendo e non tanto lentamente». Senza troppi giri di parole venerdì sono stata accolta così in un negozio di abbigliamento in piazza del Mercato, nel pieno centro di Terni.

LE FOTO DELLO STABILE ABBANDONATO E DI PIAZZA DEL MERCATO

Tornare a vivere «Se il cuore pulsante di una città viene portato fuori dal centro, come ad esempio la struttura sanitaria della Usl in via Bramante, qui moriamo tutti. Quello che era artigianato ora si è trasformato in commerciale, basta guardare la zona di Maratta per intenderci, e la gente va tutta lì perché è più comodo e pratico da raggiungere in auto. Ma il centro ha bisogno di tornare a vivere e non bastano iniziative estemporanee».

Giù le serrande Secondo un altro commerciante, «da quando lo storico mercato cittadino è stato trasferito a largo Manni tutti i negozi qui hanno iniziato a soffrire. Molti hanno chiuso e molte altre serrande continuano ad abbassarsi senza più rialzarsi. Le attività commerciali sono ormai concentrate dall’altro lato di corso Tacito, la zona di via Fratini, via Cavour, corso Vecchio. Terni soffre, sta soffrendo molto dal punto di vista commerciale, ma questa zona è quella che paga il prezzo più caro».

La tristezza Un ragazzo del Bangladesh che ha un attività in piazza del mercato, si ricorda com’erano le giornate prima: «Quando c’era ancora il mercato – mi racconta – qui la mattina era pieno di gente che veniva a fare la spesa e magari si fermava anche nel nostro negozio. Certo, a volte, era solo per dare un’occhiata, ma almeno entravano, guardavano e poi tornavano con un po’ di calma. Ora in questa zona c’è gran tristezza, non c’è più il via vai di gente c’era prima e anche attività commerciali come la mia ne risentono».

«Basta promesse» I commercianti di piazza del Mercato sono stanchi e sfiduciati. «Non abbiamo più alcuna fiducia nell’amministrazione comunale. Venerdì 21 aprile abbiamo la possibilità di andare in Comune e parlare con l’assessore di competenza e lì ci dovranno dire una volta per tutte come stanno veramente le cose e che futuro avrà questo stabile ormai abbandonato che porta con sé nell’abbandono l’intera piazza. Vogliamo, però, dei fatti concreti e non le solite promesse alle quali non crediamo più. Se così non sarà passeremo alla protesta. Ora basta».

La storia Il vecchio mercato coperto – costruito nel 1964 e chiuso il 9 luglio del 2011 – con trasferimento di alcuni operatori commerciali nella scatola arancione, costata un milione e trecentomila euro, denominata ‘mercato comune’ e mai decollata – nacque da un progetto dell’architetto Sandro Giani e venne realizzato per dare una sede ‘decorosa’ ai venditori di frutta e verdura (anche se poi divenne un autentico supermercato ante litteram, visto che ospitò, al piano superiore, banchi di vendita di ogni genere alimentare, carne e pesce compresi) che prima di allora allestivano il proprio mercatino a piazza Solferino, che infatti nella tradizione popolare ternana veniva proprio per questo chiamata ‘piazza dell’erba’.

Il progetto

Superconti e Coop L’immobile è peraltro al centro di una disputa legale dopo che il gruppo Superconti (poi passato sotto il contro di Coop Centro Italia) il 18 settembre del 2009 se ne era aggiudicato il diritto di acquisto – dal Comune – per 8 milioni e 151 mila euro e aveva versato un anticipo di un milione:  il contratto definitivo si sarebbe dovuto firmare entro il 31 dicembre 2011 e c’era pure un progetto (bello) per il recupero. Tra Superconti e Comune, però, era poi cominciata una querelle che, ad agosto 2012, aveva portato il gruppo commerciale a dichiarare unilateralmente risolto l’accordo. Il Comune aveva fatto ricorso al Tar – chiedendo anche un milione e 146mila euro di danni – e la successiva sentenza (a gennaio del 2014) aveva riconosciuto «la sussistenza dell’obbligo in capo alla Grandi Magazzini Superconti di acquistare dal Comune di Terni il diritto di proprietà dell’immobile, unitamente al diritto di superficie del relativo sottosuolo per la durata di anni 50», previo il «pagamento del prezzo pari a 7 milioni e 351 mila euro al netto dell’anticipo di un milione già versato».

Ricorso Il 16 aprile dello stesso 2014, però, il gruppo Superconti aveva presentato un ricorso al Consiglio di Stato, che deve ancora pronunciarsi – «speriamo lo faccia entro l’anno», dice l’assessore Vittorio Piacenti D’Udaldi – e nel frattempo, come detto, Coop Centro Italia ha assorbito il gruppo Superconti e con il Comune aveva avviata una sorta di ‘trattativa’ per risolvere bonariamente la cosa. Ma se ne sono perse le tracce, mentre Coop sta programmando un investimento plurimilionario sul punto di vendita di via Gramsci. Mentre lo sfregio resta lì.

 

 

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