Rogo a Piediluco, si indaga sul dolo

Terni, i vigili del fuoco non escludono alcuna ipotesi per l’incendio all’Amaca all’Eco, ascoltati i titolari. Verifiche anche sull’impianto elettrico

Condividi questo articolo su

Danni alla struttura esterna – veranda distrutta – e nessuna persona ferita nell’incendio notturno che ha interessato Piediluco tra venerdì e sabato. Le fiamme si sono sviluppate nel ristorante nell’area dell’Amaca all’Eco, in strada di Monte Caperno (e non L’Eco di corso Quattro novembre, come riportato in un primo momento): sono ancora in fase di accertamento le cause che hanno fatto partire il fuoco da parte dei vigili del fuoco – intervenuti sul posto poco dopo le 4 – ma con ogni probabilità l’incendio si è sviluppato proprio dalla veranda. Non si esclude alcuna ipotesi.

LA FOTOGALLERY

Fiamme dolose?

Al vaglio del nucleo di polizia giudiziaria del comando di via Bramante ci sono infatti sia la pista accidentale che quella dolosa che, per esclusione, secondo gli investigatori è una delle più praticabili. Già in mattinata sono stati ascoltati sul posto i titolari della struttura, che saranno poi nuovamente sentiti in caserma nelle prossime ore. Il ristorante si trova in una zona piuttosto isolata ed è facilmente accessibile dall’esterno, mentre al momento non sarebbero state riscontrate anomalie all’impianto elettrico, sul quale continuano comunque le verifiche per valutare anche l’ipotesi del corto circuito. Le fiamme sono state tra l’altro circoscritte alla struttura esterna, in legno e ferro, realizzata piuttosto recentemente, senza coinvolgere i locali principali in muratura. Per sciogliere tutti i nodi e raccogliere ogni elemento utile, le indagini – per ora ancora in una fase preliminare – proseguono a 360° gradi.

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli