Piediluco senza seggio: «Lasciati da soli»

Il trasferimento del 114 a Marmore crea disagi. «Raccolte 252 firme. Inutilmente? Eppure il centro remiero è un’ottima alternativa»

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Non si danno pace, e c’è da capirli, i residenti di Piediluco che, dopo aver raccolto 252 firme in una petizione ‘ad hoc’, si sono visti sfilare il seggio elettorale 114 – trasferito ai Campacci di Marmore – ubicato presso le ex scuole medie del paese (che ora ospiterebbero parte dell’archivio comunale ed altro materiale sulla storia del lago). Il problema: infiltrazioni e un generale stato di degrado («ma nulla di irrisolvibile né grave, da ciò che ci risulta» dicono) che non avrebbero consentito l’utilizzo del seggio in occasione della prossima tornata per le elezioni europee del 26 maggio.

«Piediluco ‘perde i pezzi’»

Da quel 29 aprile in cui umbriaOn diffuse la notizia che il seggio era stato ‘spostato’ – se temporaneamente o meno si vedrà -, passando per la raccolta di firme già completata il 2 maggio, fino ad oggi, di giorni ne sono trascorsi diversi. «Ma risposte – lamenta un gruppo di piedilucani – non ne sono arrivate e neppure spiegazioni. In pratica ci hanno tolto il seggio senza comunicare altro. Ora c’è chi dice che la ‘colpa’ sia della Prefettura, chi del Comune di Terni. Sta di fatto che un servizio, dopo altri lasciati per strada nel tempo, è venuto meno per questo paese che si dice di voler rilanciare ma che invece continua a perdere i pezzi».

L’alternativa

Secondo i cittadini un’alternativa praticabile è rappresentata dal centro remiero federale, anche per la disponibilità di strutture e la capienza del parcheggio: «Fatichiamo ad immaginare come in una bella domenica, la scuola di Marmore possa accogliere, così come i Campacci, un numero praticamente doppio di votanti rispetto al solito senza ripercussioni sulla sicurezza e la viabilità della zona. La struttura dedicata al canottaggio, invece, presenta tutti i requisiti per fungere da seggio. Stupisce che finora non sia stata presa in considerazione, nonostante le stesse firme raccolte. Viene da pensare che di questo disagio, che i cittadini piedilucani vivono sulla propria pelle, non freghi nulla a chi deve decidere. E sarebbe molto grave, perché questo territorio, che conta più residenti di molte altre frazioni del comune, non può essere lasciato indietro».

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