Verso Venezia-Perugia, Nesta si nasconde

Il tecnico parla ai giornalisti in collegamento telefonico. Nascosti anche modulo e formazione: «Li scoprirete al fischio d’inizio». Inzaghi: «Puntiamo a vincere»

Condividi questo articolo su

In collegamento telefonico dal ritiro veneto, Alessandro Nesta parla con i giornalisti perugini ma non si sbilancia né sul modulo né sulla formazione. E a chi prova a sapere qualcosa risponde chiaro: «Tanto non ve lo dico».

LE PAROLE DEL MISTER IN CONFERENZA – AUDIO

Alessandro Nesta

Incognita Buonaiuto I dubbi maggiori sono legati a Cristian Buonaiuto: la sua presenza in distinta – nella formazione ufficiale – dirà molte cose sul modulo e sul modo con cui il Perugia affronterà la partita: «Quando l’arbitro fischierà vedrete – dice secco Nesta – magari gioca, magari no, magari lo metto in fascia, magari a centrocampo, non lo so. Anzi, lo so ma non ve lo dico. Abbiamo questo vantaggio, voglio conservarlo».

Come gioca il Venezia Vantaggio che invece non ha Pippo Inzaghi: «Il suo Venezia gioca in un modo che ormai conoscono tutti, ma non per questo è meno pericoloso, fanno poche cose e le fanno bene, stanno raccolti e ti colpiscono in contropiede, poi sono pericolosi sulle palle alte. Noi li abbiamo studiati, dobbiamo essere bravi a fronteggiarli».

Lettura della partita «Dobbiamo essere bravi a leggere la partita nei primi minuti – dice il mister a proposito dell’atteggiamento – dipende molto anche da come scenderanno in campo loro: magari se li vediamo timorosi andiamo più avanti, se invece vediamo che sono intraprendenti, stiamo un po’ più accorti».

IL RINVIO DELLA PARTITA HA FATTO ARRABBIARE IL VENEZIA

«Nessuno ci ha fatto favori» «Sinceramente non capisco chi dice che siamo stati favoriti – dice Nesta – anche perché la decisione è maturata per una faccenda che non riguarda né il Perugia né il Venezia, per cui la accettiamo e amen. Per me sono loro ad essere favoriti per il fatto che hanno due risultati su tre. Ma è un vantaggio che si sono guadagnati sul campo, per cui ben venga».

«Dobbiamo sognare» «Tutte le squadre hanno pregi e difetti, alla fine a fare la differenza è la voglia, la capacità di guardare oltre: i giocatori devono essere capaci di sognare, di catalizzare la tensione in modo positivo: i calciatori devono sognare, loro possono farlo. Per un allenatore è più difficile, c’è una tensione diversa perché bisogna pensare all’aspetta generale».

Di Carmine gioca «Di Carmine sta bene, è stato fermo due giorni perché aveva sentito un dolorino, ma sta bene, questi due giorni di pausa gli hanno fatto bene visto che ha tirato la carretta, ha avuto così la possibilità di riposarsi. Per noi è importantissimo e sono convinto che giocherà al 100 per cento delle sue possibilità».

«Al futuro non penso» «La società mi piace, mi piace l’ambiente, mi piacciono le strutture, ma sinceramente non ho né voglia né tempo di pensare al futuro, sono qui da talmente poco che ogni minuto l’ho dedicato a conoscere i giocatori e conoscere gli avversari».

LA CARICA DEI TIFOSI ALLA PARTENZA DELLA SQUADRA

Inzaghi in conferenza

Inzaghi: «Rinvio non sia un alibi» «Avevamo preparato la partita per domenica scorsa, ma questo non deve essere un alibi. Ci siamo allenati di più, abbiamo recuperato tutti e questo è un grande vantaggio. Non vediamo l’ora di scendere in campo: l’attesa è tanta e speriamo di fare una grande partita. Stiamo vivendo un sogno. Ho visto la faccia dei miei ragazzi, il presidente ci ha fatto un bel discorso. Ci sono giocatori che sono partiti dalla Serie D e che ora hanno il sogno di giocare a San Siro e all’Olimpico: per questo gruppo è un traguardo straordinario, ma anche per il pubblico, per me ed il mio staff che siamo arrivati qui due anni fa quando la squadra era in Lega Pro».

«Nesta è un’incognita» «Che allenatore sia Nesta io non lo so: ha fatto bene a Miami, ma sul suo Perugia abbiamo poche notizie, solo la partita di Empoli. A quel punto se non puoi capire come si metteranno gli altri pensi alle tue cose. Sappiamo virtù e limiti del Perugia, penso soprattutto all’attacco che ha giocatori da 40 gol e Diamanti, uno da categoria superiore. Penso che però anche loro avranno timore di noi per quello che abbiamo fatto, giochiamo in casa, davanti ad un grande pubblico».

«Non facciamo come l’Ascoli» «Non dobbiamo pensare di avere due risultati su tre, abbiamo visto ieri sera l’Ascoli che alla fine ha rischiato di perdere: dobbiamo pensare a vincere, chiudere al più presto la partita e fare una grande gara. Per me conterà di più il fattore campo che la classifica. I ragazzi devono mettere in campo un atteggiamento incredibile su ogni palla perché il Perugia ha giocatori di qualità che vanno affrontati al meglio».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli