Quintana, salta Salvini: polemiche a Foligno

Quando ormai tutti i posti a tavola erano stati assegnati, è saltata la cena col ‘Capitano’, che ripiega su Assisi. Nel pomeriggio a Spello: «Voto di liberazione»

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Il colore del rione La Mora – si parla della Giostra della Quintana di Foligno – è il verde, quindi cromaticamente in linea con l’evento organizzato per mercoledì sera. Eppure qualcosa è andato storto.

La Mora ghiaccia Salvini

La campagna elettorale

Come noto, da qui al 27 ottobre, data delle elezioni regionali, Matteo Salvini farà campagna elettorale attiva in Umbria, primo avamposto da conquistare dopo la sua fuoriuscita dal governo per dimostrare al mondo politico che lui è ancora il preferito degli italiani. L’ex ministro degli interni ha già annunciato che «prenderà casa» su territorio regionale (fisicamente o metaforicamente non si è capito), ma comunque lo vedremo spesso.

L’undici settembre

Mercoledì 11 settembre due appuntamenti: Spello e gran finale a Foligno, dove il ‘capitano’ – come lo chiamano i suoi – sarebbe stato ospite del rione La Mora (quello di colore verde, per l’appunto) in occasione della tradizionale cena di taverna. Nella serata di martedì la Lega folignate aveva già annunciato esultante che i posti erano esauriti (si poteva prenotare via whatsapp) ma poche ore dopo è arrivato il gelido comunicato dei responsabili del rione.

Il cambio programma

«Salvini? No grazie»

«Questa sera, all’esito di una riunione straordinaria del Consiglio rionale, è stato deciso di ANNULLARE (scritto proprio così; ndr) l’evento previsto per la serata dell’undici settembre al quale avrebbero partecipato personalità politiche di rilievo per motivi legati alla sicurezza degli stessi partecipanti e del popolo moraiolo. Inoltre, il Consiglio tiene a precisare che l’evento in questione non voleva essere legato a nessun tipo di schieramento politico a salvaguardia del rione tutto».

No comment

Ai due numeri di telefono resi pubblici – uno degli organizzatori dell’evento e l’altro della segreteria del rione – nessuno vuole parlare. Al Rione nemmeno rispondono. Evidentemente, oltre ai giornalisti, chiamavano anche i partecipanti alla cena. Tutti inferociti: quelli che Salvini non lo volevano, per non inquinare lo spirito della cena ‘storica’, e quelli che invece lo volevano, che ora gridano allo scandalo e alla censura. A quello della Lega rispondono dopo un po’, ma fanno sapere che per disposizioni del partito sull’argomento non saranno rilasciate dichiarazioni. E dopo un po’ dalla pagina Facebook del partito scompare il cartello con la scritta SOLD OUT.

Tutti ad Assisi

Dopo qualche minuto il programma viene cambiato: la cena si trasferisce a Rivotorto d’Assisi e il commento che accompagna la locandina non risparmia qualche frecciata: «Perché essere tra la gente non vuol dire politicizzare…» (come se Salvini fosse venuto solo per assaggiare il cibo umbro). Il nodo è proprio questo. E lo spiegano i referenti del rione La Mora a commento del post in cui si annullava l’evento folignate. C’è chi parla di «Una decisione di buon senso». E chi di «grandissima cappella». Uno dei quintanari spiega che se un politico, di qualsiasi schieramento, fosse andato alla cena solo per stare in mezzo alla gente loro lo avrebbero accettato. «Ma la campagna elettorale nel rione no». E un altro gli risponde: «Se veniva Gentiloni a Foligno in una qualsiasi taverna, non si annullava nulla».

L’avviso sparito

Foligno da sinistra a destra

La vicenda assume un’aura simbolica anche in considerazione del fatto che la città di Foligno, da sempre e storicamente orientata a sinistra, alle ultime amministrative ha ‘strambato’ verso destra, affidandosi all’attuale sindaco Stefano Zuccarini, espressione proprio della Lega, che fra l’altro è una personalità molto in linea proprio con Salvini, nei modi oltre che nei contenuti delle sue esternazioni pubbliche. Zuccarini era a Spello con Salvini e Tesei nell’appuntamento – già previsto – del mercoledì pomeriggio. Ai microfoni di UmbriaTV ha stemperato: «Si è trattato solo di un equivoco, era una cena fra amici a cui partecipava anche Salvini, che è un senatore della Repubblica».

Salvini non se la prende: «Andrò altrove»

E Salvini, sempre da Spello, non ha messo il ‘carico’ sulla polemica: «Ci sono 92 comuni in Umbria, andrò dove mi vogliono, certo non ce la faccio a visitarli tutti», ha detto alla Rai. Poi, tornando in tema di campagna elettorale, accanto alla Tesei (che lascia parlare quasi sempre lui), tuona: «Quello in Umbria è un voto di liberazione, con Donatella stiamo già pensando a cosa fare del 28 ottobre, cominciando da sanità e infrastrutture».

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