Dopo la notizia della denuncia a piede libero per furto aggravato e maxi sanzioni elevate dai carabinieri forestali di Ferentillo – nel contesto dell’indagine coordinata dalla procura di Terni – per 37 mila euro, l’imprenditore di Polino (Terni) finito nei guai perché accusato di aver tagliato il doppio del bosco rispetto a quello acquistato dal Comune di Polino per ricavare legna da ardere, replica attraverso l’avvocato Massimo Proietti.
«Un errore all’origine»
«Il taglio – osserva il legale – è stato effettuato seguendo alla lettera le indicazioni apposte con vernice di colore rosso e blu, all’interno del bosco, dall’agronomo individuato dal Comune di Polino. Tutto nasce quindi da un errore di fondo determinato dal tecnico che ha perimetrato la zona. Da parte nostra abbiamo già inoltrato un ricorso alla Comunità Montana e, sul piano penale, potremo dimostrare agevolmente l’assenza di qualsivoglia dolo. All’origine c’è solo un errore scusabile, non imputabile al mio assistito».
