Polizia al Broletto, dipendente indagata

C’è l’ipotesi di peculato dietro al blitz della polizia di Perugia che martedì mattina ha fatto visita ad alcuni uffici del Broletto.

Il blitz Gli agenti della squadra Mobile, diretti da Virgilio Russo, assieme ai colleghi del commissariato di Assisi, hanno perquisito gli uffici e sembra anche una dipendente, oltre ad aver sequestrato numerosi fascicoli e documenti. L’ipotesi è che la ‘dipendente infedele’ abbia sottratto circa 3 mila euro ad alcuni cittadini dal recupero dei soldi per i bolli auto. La donna avrebbe fornito gli estremi di un conto corrente a lei riconducibile per i versamenti di alcune persone che dovevano regolarizzare i pagamenti del bollo.

Bocche cucite Ignari i cittadini che pensavano così di essere in regola con i pagamenti, ma che in realtà versano nel conto corrente della dipendente le somme relative al bollo auto. L’indagine è ovviamente caratterizzata dal massimo riserbo, mentre gli inquirenti proseguono il loro lavoro e, al momento, sembra che nessun provvedimento sia stato ancora preso nei confronti dell’impiegata.

La Regione In riferimento all’indagine da parte della magistratura, l’inchiesta è coordinata dal pm Mario Formisano, la Regione sottolinea che «nel caso in cui emergessero responsabilità a carico del dipendente, adotterà tutti i provvedimenti di legge per la tutela dell’interesse pubblico e dell’ente e per il recupero delle somme che risultassero indebitamente sottratte, compresi gli eventuali provvedimenti di carattere disciplinare».

Responsabilità Nel manifestare apprezzamento per il lavoro della magistratura e delle forze di polizia, impegnate nello svolgimento dell’inchiesta giudiziaria, la Regione Umbria tiene a rimarcare che la stessa indagine è stata svolta con la piena collaborazione degli uffici regionali interessati. «L’attività di controllo – si legge in una nota di Palazzo Donini – verifica ed ispezione della Regione continuerà con identica intensità. Infine, la Regione Umbria ribadisce l’assoluta fiducia nei confronti di tutto il personale dipendente che svolge con onestà, impegno e professionalità la propria funzione al servizio della collettività, nell’interesse dei cittadini, e per l’erogazione di fondamentali servizi pubblici. Cosa che non può in alcun modo essere offuscata da un isolato episodio».

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