«Ciao, portami un pezzo di ‘C’». «Ok, ci vediamo al solito bar». Veloce la telefonata e veloce, appena 10 minuti dopo, lo scambio di droga – cocaina – e soldi (15 euro) fra il cliente, un ternano di 40 anni, e lo spacciatore, 29enne tunisino. Situazione che, era il 3 aprile in via Sant’Antonio, non era sfuggita all’occhio dei militari del Gruppo di Terni della Guardia di finanza. Che avevano fermato il ternano, segnalandolo in prefettura, e ovviamente il pusher, perquisito.
Arresto e condanna
Addosso gli avevano trovato varie dosi fra eroina (4), cocaina (8) e hashish (1), oltre a contanti e telefoni cellulari. Un modus operando consolidato il suo, con più utenze su cui i clienti lo cercavano costantemente e lui elargiva appuntamenti. Rapidi contatti e buoni incassi. L’arresto era scattato in flagrante su disposizione del pm Barbara Mazzullo e giovedì il 29enne – che ‘vanta’ anche una condanna passata in giudicato, alle spalle – è stato condannato a due anni di reclusione e 6 mila euro di multa (pena sospesa) dal giudice Barbara Di Giovannantonio che ha accolto in toto le richieste formulate in aula dal pm Cinzia Casciani.