Precari stabilizzati: «Prima serve l’intesa»

Sanità: la Fials fa il punto dopo le polemiche scaturite dalla delibera di fine 2019 della Usl2. Parla il segretario Mario Bruni

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di Mario Bruni
Segretario regionale sindacato Fials

La segreteria regionale della Fials nella riunione del 13 gennaio scorso, congiuntamente alla segreterie provinciali ed alle rsu delle aziende sanitarie ed ospedaliere, ha approfondito le disposizioni governative circa la stabilizzazione del personale precario per le aziende ospedaliere e sanitarie dell’Umbria, sia in rapporto alla modifica del decreto legislativo del 2017 che in relazione alla validità delle graduatorie concorsuali attualmente scadute.

In relazione al superamento del precariato, costatate le diverse interpretazioni fornite dalle aziende in materia e considerato che la legge specifica che tali stabilizzazioni ‘possono’ e non che ‘debbono’ essere applicate dalle aziende lasciando pertanto libertà alle direzioni generali di non ottemperare ai provvedimenti di cui trattasi, come ribadito dalla vecchia direzione dell’Arpa, si è deciso di richiedere con urgenza un incontro con l’assessorato regionale alla sanità.

Ciò al fine di produrre un accordo che rappresenti linea di indirizzo vincolante per le aziende sanitarie ed ospedaliere, nonché criterio di valutazione per i direttori generali sia per la dirigenza che per il comparto definendo: tempi d’applicazione dell’accordo, criteri di individuazione e valutazione dei lavoratori atipici, percentuali di ingresso in relazione alla dotazione organica, priorità nelle applicazioni riferite alle annualità etc.

In questo contesto abbiamo invitato l’assessorato ad annullare ogni contrattazione decentrata in materia con i direttori generali fino alla stesura del relativo accordo tra le parti. Contestualmente abbiamo ribadito la necessità e l’urgenza dell’assunzione in ruolo dei dipendenti inseriti nelle graduatorie concorsuali così come richiamato dalla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2019 numero 304.

In particolare Fials ha invitato le amministrazioni pubbliche a voler attivare con solerzia i percorsi formativi per coloro i quali sono inseriti nelle graduatorie del 2011 con scadenza marzo 2020, dando agli eventuali interessati carattere di priorità all’assunzione e di voler fare un’attenta programmazione nelle disponibilità dei posti vacanti delle dotazioni organiche da colmare tra stabilizzazioni del personale precario e scorrimento delle graduatorie.

Per tutto quanto sopra sono stati richiesti con urgenza i relativi tavoli negoziali per accelerare l’incremento delle dotazioni organiche che ormai rappresentano un vincolo all’erogazione dei servizi all’utenza, uno stress lavorativo ormai insopportabile per gli operatori oltreché grave motivo sanzionatorio da parte della Corte dei Conti per le aziende, causa l’attivazione sproporzionata di contratti a tempo determinato.

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