Il termine inizialmente programmato per il 31 marzo, per giungere ad un eventuale accordo, è ampiamente superato, ma dovrebbe comunque essere arrivata allo snodo decisivo la trattativa sul premio di risultato in corso in Ast tra management e sindacati.
Nuova riunione Venerdì alle 14.30 l’ufficio del personale ha convocato le segreterie provinciali e le Rsu di stabilimento per tornare a confrontarsi nel merito della questione: al centro c’è la proposta avanzata a febbraio dall’azienda e poi ritoccata successivamente. Si parte da 400 euro annui lordi a lavoratore – sempre che il cosiddetto TkVa raggiunga i 23 milioni di euro, altrimenti ci si fermerà a 200 – che potrebbe aumentare fino ad un 20% in più se verranno rispettati una serie di parametri interni allo stabilimento da stabilire, legati in particolare a volumi e qualità della produzione, tempi di consegna.
Da gennaio ad oggi L’incontro, salvo colpi di scena, dovrebbe essere determinante per concludere in un modo o nell’altro, dopo due mesi e mezzo, la trattativa iniziata in Confindustria. Inizialmente si era parlato del rinnovo del contratto integrativo, ma è stato sin da subito chiaro che l’azienda – almeno per ora – è disponibile a concedere solo il premio di risultato.
Premio giudicato insufficiente dai lavoratori, stando alle assemblee che si sono svolte prima di Pasqua in fabbrica e dalle quali è emerso un segnale chiaro in merito al dissenso rispetto alla proposta di Ast. Bisognerà attendere qualche ora per capire se il management sarà disposto a presentare una proposta alternativa, concedendo qualcosa in più ai circa 2.400 dipendenti.