Perugia, Andrea Romizi premiato dal Lions

Consegnato nella Sala dei Notari il riconoscimento biennale del circolo attribuito al primo cittadino per il suo impegno culturale per recuperare la memoria storica

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Un riconoscimento al sindaco, certo, ma non tanto per il suo ruolo quanto per il suo profilo personale, la storia familiare e il suo impegno culturale per la città di Perugia, in particolare in relazione alla rievocazione ‘Perugia 1416’, evento che ha «rivitalizzato la comunità e destato nuovi spunti di confronto nel dibattito cittadino». Il Premio Lions Città di Perugia 2017 è stato consegnato sabato mattina ad Andrea Romizi, nel corso di una cerimonia tenuta alla Sala dei Notari di piazza IV Novembre.

Illustri precedenti Istituito nel 2005, il Premio ‘Città di Perugia’ ha conferito negli anni riconoscimenti a personaggi che si sono distinti nel loro campo di attività, dando lustro alla comunità perugina: Brunangelo Falini (2005), Enrico Vaime (2007), Nicoletta Spagnoli (2010), famiglia Lungarotti (2012) e Carlo Pagnotta (2014). Scopo dell’evento, oltre al simbolico riconoscimento, è portare l’attenzione sulle iniziative dei Lions, ricordate nel corso dell’evento: in particolare, è stato sottolineato l’impegno in favore delle popolazioni colpite dal sisma, con raccolte di denaro e generi di prima necessità.

L’INTERVISTA AL SINDACO (VIDEO)

Erano presenti il Procuratore Generale Fausto Cardella, l’onorevole Adriana Galgano, il Vice Prefetto Tiziana Tombesi, rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, oltre ovviamente ai rappresentanti Lions: il cerimoniere Fabiana Buiese, il presidente della IX Circoscrizione e delegato del Governatore Federica Ravacchioli, il presidente del club Concordia Paolo Marino, il presidente del comitato per il premio Roberto Mencarelli, il club officer Marco Terzetti e il Governatore del distretto 108 Tommaso Sediari.

Un premio per la squadra «Accolgo questo premio in rappresentanza di tanti altri, ossia di tutti coloro che, in tempi complessi, stanno facendo la loro parte per il bene della città. In questo contesto – ha dichiarato Romizi – si colloca anche Perugia 1416 la cui finalità è di rimettere in circolo le energie, favorendo la coesione della società in momenti così difficili come quelli che stiamo vivendo. Non solo una rievocazione, ma un modo per stimolare il dibattito, per ritrovarci tutti insieme evitando il rischio, concreto, di far prevalere l’isolamento e l’egoismo».

Tenere insieme le ‘parti’ della città I tanti lavori in corso, con gli altri che partiranno a breve, proprio come ‘Perugia 1416’, hanno come obiettivo primario – secondo Romizi – quello di irrobustire i legami, non solo all’interno dell’acropoli, ma anche in tutti gli altri quartieri della città esterni alle mura. In tal senso va quindi interpretato l’impegno per la restituzione del decoro al centro storico, la riqualificazione dei contenitori vuoti (come il mercato coperto, gli Arconi, San Francesco al Prato, Monteluce) e delle piazze.

Monteluce: obiettivo 2018 «A breve – ha annunciato il sindaco – partiranno i lavori per il restauro dell’ex convento di Monteluce, in cui troveranno sede gli uffici comunali dell’area servizi alla persona. Sorto nel 1218, si punta a dargli nuova vita nel 2018. Si sta lavorando poi sulla Rocca Paolina per riqualificarla nelle sale interne. Lo stesso dicasi per il progetto del Parco delle Mura etrusche. Altro obiettivo dell’Amministrazione è la realizzazione della cittadella giudiziaria, opera virtuosa di cui a Perugia si sente la mancanza».

Un quartiere, una piazza «Il progetto Art bonus, grazie alla generosità dei cittadini, sta consentendo di restaurare i beni identitari della città. Resta una priorità del Comune restituire ad ogni quartiere la propria piazza, come avvenuto per Piazza Grimana e piazza Matteotti e come avverrà a Ponte Valleceppi, Ponte San Giovanni e Monteluce».

Guardiamo anche avanti «Non accetto la tesi di chi dice che guardiamo solo indietro – conclude Romizi – è vero che noi guardiamo con ammirazione e rispetto alla nostra storia ed identità, ma soprattutto siamo rivolti al nostro futuro. Ne sono un esempio il progetto di ‘Perugia ultradigitale’ e quello sull’illuminazione intelligente».

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