Preziosissimo Sangue, cattedrale in festa

Terni: proseguono le celebrazioni dedicate all’antica reliquia. Sabato rievocazione storica e benedizione. Il clou domenica

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Sabato 23 settembre, dalle ore 21, la reliquia del Preziosissimo Sangue di Gesù sarà esposta ai fedeli e al pubblico nel duomo di Terni. «Si tratta – spiega don Alessandro Rossini, parroco della cattedrale – di un evento eccezionale che riporta ad antiche tradizioni, nuovamente proposte da quest’anno dalla parrocchia della cattedrale per riportare in vita un’antichissima storia della comunità di fedeli ternani».

Rievocazione e festa La venerazione della reliquia è in programma fino a venerdì, dalle 16.30 alle 18.30. Sabato alle 21 ci sarà la rievocazione storica del miracolo della peste che avvenne il 21 giugno 1657, quando il vescovo Gentili salì sulla torre dei Barbarasa e impartì la solenne benedizione sul popolo presente e sull’intera diocesi, dopo di che la peste cessò. Alle 22 seguirà la solenne benedizione del vescovo Giuseppe Piemontese in cattedrale. Domenica 24, alle ore 17.30, ci sarà la celebrazione della Santa Messa in onore del Preziosissimo Sangue- con venerazione dei Papi Pio IX, Clemente e Giovanni Paolo II – a cui farà seguito (ore 18.30) un convegno a cui parteciperanno R. Capizzi, il vescovo di Terni monsignor Piemontese, don Gianni Colasanti e don Claudio Bosi. Poi ci sarà la festa della parrocchia con tutti i bambini e le proprie famiglie.

La storia «La reliquia del Preziosissimo Sangue fu donata alla cattedrale nel 1650 dal cardinale Francesco Angelo Rapaccioli allora vescovo di Terni. È una devozione a Gesù che ha versato il suo sangue per la redenzione dell’umanità e che più di ogni altra cosa suggerisce lo spirito di sacrificio, incoraggia a portare la croce e ad affidarsi alla volontà di Dio. Nella cattedrale di Terni, dalla fine del ‘600, la reliquia è custodita nell’altare appositamente costruito. La storia descritta in un dipinto del XVIII secolo posto sulla parete sinistra del presbiterio, di fronte all’organo, rievoca l’incontro di San Giuseppe da Copertino con il cardinale Rapaccioli. Quando il cardinale, che si recava ad Assisi per incontrarsi con l’amico Santo, giunse nei pressi della basilica di San Francesco, vide venirgli incontro San Giuseppe che precedeva i frati sorreggenti il baldacchino e altri che recavano ceri, turibolo e croce processionale. Giunto all’altezza del cardinale, il santo, divinamente ispirato, si inginocchiò adorando la reliquia del Preziosissimo Sangue che il cardinale, segretamente, recava con sé. L’episodio è una prova indiretta dell’autenticità della reliquia offerta da San Giuseppe da Copertino che l’anonimo pittore ha voluto affrescare a lato dell’altare maggiore, eretto nel 1762, per custodire al suo interno la preziosa reliquia».

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