Protesta autoscuole, chiuse anche a Terni

Mercoledì manifestazione a Roma per contestare l’introduzione dell’Iva sulle patenti con effetti retroattivi

Condividi questo articolo su

Aderiscono anche le autoscuole ternane rappresentate da Confarca e Unasca alla protesta nazionale in programma mercoledì 18 settembre, scattata a seguito della risoluzione 79 dello scorso 2 settembre con cui l’Agenzia delle Entrate, aderendo ad una decisione europea, ha escluso le lezioni di scuola guida dagli ‘insegnamenti scolastici ed universitari’ esentati dal calcolo e quindi dal versamento dell’Iva. Con un’aliquota del 22%, sarà fisiologico un ‘effetto a cascata’, penalizzante soprattutto per le tasche dei consumatori. Senza trascurare l’ipotetica diminuzione delle ore di guida, a causa dei rincari, con conseguenze dirette sulla sicurezza stradale. A pesare sulle attività è anche la retroattività – a partire dal 2014 – del provvedimento che potrebbe obbligare le singole autoscuole a sborsare cifre ingenti, con concreti rischi per la loro sopravvivenza. La principale manifestazione di protesta, con le associazioni di categoria, si terrà a Roma.

Nevi (FI): «Vicini a chi protesta»

Così il parlamentare di Forza Italia, Raffaele Nevi: «La battaglia che le autoscuole ternane stanno portando avanti in accordo con le proprie associazioni di categoria è sacrosanta. L’applicazione dell’Iva al 22% sulle prestazioni da queste fornita, comprese le lezioni di guida, è assurda in quanto il ruolo formativo che svolgono è essenziale per la formazione di qualsiasi persona. Tale misura – afferma Nevi – inoltre andrebbe a gravare ulteriormente sulle tasche dei consumatori che sarebbero indotti a contingentare le ore di guida con conseguenti ripercussioni sulla sicurezza delle nostre strade. Nei prossimi giorni insieme al gruppo di Forza Italia cercherò di approfondire la questione presentando un’interrogazione al governo».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli