Provincia di Perugia, drone per le mappe

Acquistato – il costo è di 20 mila euro – per «restare al passo con l’evoluzione tecnica nel campo dei rilievi topografici»

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La Provincia di Perugia si è dotata di un drone per rilievi fotogrammetrici: «Da sempre – hanno spiegato il topografo Giuseppe Pompei e la dirigente Barbara Rossi – ci siamo proposti come Ente pilota in diversi settori: il “Catasto Stradale”, la “Rete Geodetica”, il “Monitoraggio Traffico”, il “Monitoraggio della incidentalità stradale”. In particolare, la realizzazione in proprio del Catasto Stradale della Provincia di Perugia, è diventata esperienza guida in Italia.

Il drone E per «restare al passo con l’evoluzione tecnica nel campo dei rilievi topografici, si è deciso di aggiornare il proprio parco tecnologico dotandosi di un sistema di rilievo fotogrammetrico (a mezzo drone) per assicurare il supporto topografico, ai tecnici della progettazione, anche in condizioni particolari, quali gli scenari di frane e dissesti provocati dal terremoto alla viabilità ed al territorio circostante. Il costo dell’apparecchiatura è stato di circa 20 mila euro, ammortizzabili velocemente visti gli indispensabili impieghi connessi ai lavori di progettazione riguardanti le strade della Valnerina danneggiate dal sisma».

L’utilizzo La Provincia di Perugia, ha spiegato Pompei «utilizzerà questa tecnologia innovativa per: rilievi plano altimetrici di aree dissestate, quali ad esempio frane, smottamenti o disseti da terremoto, difficilmente rilevabili per estensione e/o per morfologia con altre tecnologie tradizionali; rilievi plano altimetrici di siti di cava e o di discariche; rilievi fotografici di tipo strutturale su ponti, viadotti, tetti, etc; Ispezioni in ambienti insalubri, contaminati e/o pericolanti per una maggiore sicurezza dei lavoratori».

 

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